Il progetto del Cinema multisala a Mirandola ha ottenuto un contributo su un bando nazionale di quasi 2 milioni e 400 mila euro. Il ricorso di un soggetto escluso dal bando sta bloccando l’avvio dei lavori. La sentenza del Tar del Lazio è prevista entro la fine del 2018.
Sulla questione interviene l’assessore comunale alla Valorizzazione del territorio e Ricostruzione, Roberto Ganzerli.
«Le procedure burocratiche amministrative, a livello comunale e regionale, relative ai permessi di costruire sono state tutte compiute. Noi – spiega l’assessore – abbiamo fatto ampiamente la nostra parte. Ora resta la parte economico-finanziaria, che compete agli investitori privati che devono realizzare il progetto. L’investimento – spiega Ganzerli – è di portata straordinaria per il nostro territorio. La società che intende realizzare il progetto ha chiesto e ottenuto un contributo in base al Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 4 agosto 2017 (“Disposizioni applicative del piano straordinario per il potenziamento del circuito delle sale cinematografiche e polifunzionali”). Alla futura multisala di Mirandola sono stati assegnati 2.393.280 euro, che rappresentano una parte del finanziamento complessivo necessario ma che consentirebbero di dare il via ai lavori con le necessarie garanzie economiche. A questo bando, tuttavia, è stato fatto ricorso da un soggetto escluso. Il ricorso è stato accolto dal Tribunale amministrativo regionale del Lazio, che ha sospeso la procedura in attesa della sentenza, prevista per la fine dell’anno 2018. Di fatto – prosegue l’assessore Ganzerli – questo ha bloccato il percorso del progetto del multisala a Mirandola, con grave disagio per la società realizzatrice dell’intervento e per tutta la popolazione, che attende da anni questa importante opera. Nelle stesse condizioni di Mirandola vi sono altri 24 soggetti, intenzionati a costruire multisale in tutta Italia, in centri grandi e piccoli. Il nostro auspicio è che la situazione si sblocchi al più presto, anche per non vanificare l’impegno dei privati e del Comune».
Un’ultima annotazione riguarda il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, che secondo l’Amministrazione comunale di Mirandola dovrebbe risolvere i propri problemi interni, al fine di fornire risposte veloci alle imprese che fanno investimenti e ai Comuni che lavorano in modo serio ed efficace per dotare le rispettive comunità di importanti attività culturali.