Serate terrificanti, seminari, maratone di lettura, visite guidate, proiezioni: questo e tanto altro per festeggiare i 200 anni del famoso romanzo gotico di Mary Shelley, che ha avuto un ruolo essenziale nella cultura romantica e moderna. Fino a fine novembre, tantissime le iniziative messe in campo dall’Alma Mater, a partire dal Museo di Palazzo Poggi.
Cosa c’entra l’Università di Bologna col dottor Frankenstein? Più di quel che si potrebbe immaginare. All’origine del fortunato romanzo, infatti, sta l’idea che sia possibile restituire vita ad un corpo grazie alla stimolazione dell’elettricità “intrinseca”: un’intuizione, quella coltivata da un illustre professore di anatomia dell’Alma Mater, Luigi Galvani, alla fine del Settecento, che solo il secolo successivo, attraverso l’elettrofisiologia, avrebbe poi ripreso, depurata dalle illusioni e dalle ingenuità del precursore. Giovanni Aldini, anche lui professore e nipote di Galvani, si sarebbe incaricato di provare l’esperimento sui corpi umani, nella Londra del primo Ottocento.
E allora, mercoledì 31 ottobre, a partire dalle 21, è in programma la serata Frank is Back “dal vivo”, al Museo di Palazzo Poggi (Via Zamboni, 33), che prevede la proiezione del docufilm “Frankenstein Senior” e una visita con gli attori cercando di individuare, tra le collezioni, le fondamenta scientifiche del mito inventato dalla scrittrice inglese Mary Shelley. Il progetto “Frankenstein Senior”, a cura di Eugenio Bertozzi, esplora, infatti, l’attività scientifica di Luigi Galvani e del nipote Giovanni Aldini e mostra come il tema dell’elettricità animale, elaborato e discusso nell’Accademia e nell’Istituto delle Scienze di Bologna sia poi giunto negli anfiteatri di Parigi e Londra, agendo come motivo ispiratore per il capolavoro della Shelley “Frankenstein o il moderno Prometeo”, pubblicato nel 1818.
Le serate Frank is Back “dal vivo” saranno riproposte anche venerdì 9 e venerdì 23 novembre, mentre, venerdì 2 novembre, alle 20.30, ci sarà una serata “Frank is back tonight” dedicata ai bambini dagli 8 ai 10 anni, alla scoperta delle collezioni di fisica e degli esperimenti scientifici che hanno ispirato la creazione di Frankenstein.
L’iniziativa rientra nel programma “Frankenreads in Bologna”, a cura del Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne dell’Università di Bologna che ha organizzato due serate di festeggiamenti, martedì 30 e mercoledì 31 ottobre, in occasione dei 200 anni del Frankenstein. Senza dimenticare la Frankenstein Maratona, la lettura partecipata del capolavoro di Mary Shelley organizzata da ERT Fondazione, dal Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne e dal Dipartimento delle Arti dell’Alma Mater, a partire dalle ore 22 del 31 ottobre, presso il Teatro Arena del Sole.