Nonostante siano trascorsi ormai 7 anni dal Decreto “Salva Italia” che eliminò ogni vincolo e regola in materia di orari commerciali, si continua a discutere della necessità di una nuova legge.
Nella giornata festiva del 1 novembre 2018, FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL e UILTuCS-UIL regionali invitano ad astenersi dal lavoro festivo i lavoratori del commercio e gli addetti di tutte le attività svolte all’interno dei centri commerciali.
Cgil Cisl Uil convocate dalla X Commissione delle Attività Produttive Commercio e Turismo, hanno chiesto un immediato intervento legislativo tenendo conto che ci sono oggi, depositate in commissione, 6 diverse proposte di legge sulla materia. Le organizzazioni sindacali hanno più volte avanzato proposte di modifica alla Liberalizzazione contenuta nel decreto Salva Italia, coinvolgendo le istituzioni e promuovendo iniziative, mobilitazioni e campagne di comunicazione in occasione delle festività.
Cgil Cisl Uil chiedono:
1: di porre un limite alle aperture incontrollate che in questi anni hanno stravolto il settore e la vita delle lavoratrici e dei lavoratori delle aziende del commercio;
2: di escludere la possibilità di aprire in occasione delle festività nazionali, restituendo a questi giorni il valore civile e religioso che è patrimonio della nostra storia e della nostra cultura;
3: di restituire agli Enti locali congiuntamente alle parti sociali la prerogativa di definire la regolamentazione delle aperture territoriali;
4: di riconsegnare agli Enti locali anche la prerogativa di determinare quali e quanti nuovi insediamenti commerciali è possibile avviare, infatti questi anni di liberalizzazioni indiscriminate hanno inevitabilmente contribuito ad aumentare i metri quadri di area vendita generando una concorrenza selvaggia i cui costi si stanno scaricando sull’occupazione e sulle condizioni di lavoro.
Per queste ragioni, le Segreterie regionali invitano i/le lavoratrici/tori ad astenersi dal lavoro per tutto il turno di lavoro della festività sopra riportata, ricordando ai lavoratori che sulla base delle norme contrattuali vigenti, e alla luce delle recenti sentenze della Cassazione potranno rifiutarsi di effettuare prestazioni lavorative in tutte le festività, senza incorrere in nessuna sanzione.