Unimore partecipa alla ricostruzione sanitaria in Siria avviando una iniziativa umanitaria in accordo con l’Università Al Manara dove si dà vita al primo corso di laurea triennale in terapia occupazionale. Il progetto finanziato dalle Nazioni Unite, su proposta della ong Armadilla, è stato presentato a Damasco nei giorni scorsi. Lo sosterranno docenti dell’Ateneo emiliano.
Unimore trasferirà le proprie competenze maturate nell’ambito della terapia occupazionale per soccorrere la martoriata Siria nella formazione di professionisti della riabilitazione. E’ nato a Damasco sotto gli auspici di Unimore e di Armadilla il primo corso di laurea in Terapia Occupazionale istituito in questo paese medio-orientale.
“A quasi sette anni dall’inizio della Crisi in Siria, pur nel momento in cui la situazione sembra divenire più stabile e nella maggior parte del territorio diminuiscono gli scontri a fuoco, – spiega la prof.ssa Maria Teresa Mascia, Presidente del corso di laurea triennale in Terapia occupazionale di Unimore – le conseguenze del conflitto rimangono profonde e colpiscono l’intera popolazione civile e, soprattutto, le categorie più vulnerabili: donne sole, minori e persone con disabilità”.
In questo quadro, e dopo quasi un anno di sforzi congiunti con partner siriani e italiani, nella capitale siriana è stata perfezionata una iniziativa dall’alto valore umanitario attraverso un accordo tra Università Al Manara e Università di Modena e Reggio Emilia per l’avvio del corso di laurea in Terapia Occupazionale. Avrà sede a Latakia.
Il corso, di durata triennale, impartito a studenti e professori siriani da docenti Unimore, non solo creerà un’opportunità formativa innovativa per giovani diplomati, ma contribuirà anche ad alleviare tante sofferenze, conseguenza del conflitto che ha segnato pesantemente la Siria, e alla creazione di un rapporto duraturo e concreto fra il mondo accademico siriano e italiano.
La terapia occupazionale (TO), definita anche ergoterapia, e in inglese occupational therapy, è una disciplina riabilitativa che utilizza la valutazione e il trattamento per sviluppare, recuperare o mantenere le competenze della vita quotidiana e lavorativa delle persone con disabilità cognitive, fisiche, psichiche tramite attività. Si occupa anche dell’individuazione e dell’eliminazione di barriere ambientali per incrementare l’autonomia e l’indipendenza e la partecipazione alle attività quotidiane, lavorative, sociali. La pratica della terapia occupazione è client-centered.
Il nuovo corso di laurea è stato presentato il 16 e 17 settembre scorsi a Damasco in un momento di particolare valore scientifico e strategico, nel corso di una Conferenza Scientifica incentrata su valore e prassi della Terapia Occupazionale e sulle tecniche e politiche innovative per l’assistenza e l’inclusione di persone con disabilità a professionisti e associazioni della società damascena. L’incontro è stato promosso da Armadilla, ong Italiana da tempo presente in Siria e presentatrice del progetto, finanziato dalle Nazioni Unite attraverso UNDP. Alla conferenza hanno partecipato la dott.ssa Barbara Volta (foto) e il dott. Francesco Romagnoli, entrambi docenti del corso di laurea in Terapia occupazione di Unimore.
Il nuovo corso di laurea triennale sarà coordinato dalla dott.ssa Barbara Volta, in rappresentanza di Unimore.