Si faceva mandare foto intime di minorenni con le quali aveva avviato una relazione via chat. Poi le ricattava: avrebbe diffuso quanto in suo possesso se non gli avessero consegnato altre immagini o filmati. In qualche caso, per suscitare timore nelle minorenni, anche con la minaccia di inviare filmati riconducibili al terrorismo islamico. Un 21enne, residente a Prignano sulla Secchia è stato arrestato dai Carabinieri di Ischia in collaborazione con quelli di Sassuolo. Decisiva la denuncia del padre di una vittima nel novembre dello scorso anno.
Nel corso delle attività, presso il domicilio del destinatario della misura, i carabinieri hanno sequestrato svariate apparecchiature elettroniche (pc, smartphone, hard disk) con rinvenimento, a seguito di consulenza tecnica informatica, di ulteriore materiale pedopornografico. Contestualmente all’esecuzione della misura cautelare sono state effettuate diverse perquisizioni disposte dalla Procura.
Sarebbero 26 i casi di pedofilia in rete accertati dai Carabinieri nell’indagine.
Il giovane è indagato per i reati di produzione di materiale pedopornografico e divulgazione di materiale pedopornografico. Le 26 ragazze minorenni sono residenti su tutto il territorio nazionale.