“In questo luogo, il 6 gennaio 1945, Olga Cuoghi Panini e i suoi otto figli aprivano i battenti della loro edicola di giornali, primo passo di una indimenticabile avventura che avrebbe portato il nome della famiglia e di Modena ai vertici dell’editoria mondiale con le leggendarie Figurine Panini”. Recita così la targa bilingue, in italiano e inglese, che d’ora in poi segnalerà a modenesi e turisti il luogo in corso Duomo a Modena dove c’era lo storico chiosco di giornali dei Panini e ora c’è invece una scultura dell’artista modenese Wainer Vaccari.
A due passi dalla facciata della cattedrale romanica, la targa e l’opera in bronzo voluta dalla famiglia, che la cederà al Comune, sono state scoperte mercoledì 12 settembre alle 18. Davanti ai famigliari e ai cittadini intervenuti hanno preso la parola il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, Antonio Panini, il direttore editoriale del gruppo Panini Fabrizio Melegari e l’artista Wainer Vaccari, che ha scelto di lavorare sul simbolo più conosciuto, l’immagine della rovesciata di Carlo Parola che compare sulle bustine e gli album delle figurine dei “Calciatori”. Fu proprio Vaccari, nel 1970 dipendente Panini, a ridisegnarla graficamente facendone il simbolo di quelle figurine che hanno accompagnato e coinvolto generazioni di bambini e ragazzi.
Alla cerimonia di “scopertura” della targa, condotta dal giornalista e scrittore Leo Turrini, sono interventui anche l’amministratore delegato della Panini Aldo Hugo Sallustro, il direttore licensing Peter Warsop e il direttore Italia Antonio Allegra.
Nel suo intervento il sindaco Muzzarelli ha dapprima ricordato Edda Panini, scomparsa nei giorni scorsi, ultima degli otto fratelli figli di Olga Cuoghi Panini, come “una ‘vera e propria Panini’, con lo spirito che anima questa grande famiglia modenese che ha dato vita a straordinarie avventure imprenditoriali e a una grande epopea famigliare, che prese il via anche dall’edicola. L’edicola di corso Duomo – ha ricordato il sindaco – era un simbolo, il punto di partenza di un’avventura imprenditoriale innovativa, creativa e vincente che dalla nostra città è arrivata nel mondo, portando lontano il nome di Modena e legandolo a connotazioni tutte positive”. Muzzarelli ha infine ringraziato “la famiglia e l’azienda Panini per la loro presenza e per la disponibilità ad assicurare che la storia e il marchio della Panini, che per noi sono radici, senso di appartenenza e futuro, proseguano anche nei nuovi spazi previsti per il Museo della Figurina nell’ambito del progetto Sant’Agostino”.