Il weekend culturale di Formigine si presenta al suo affezionato pubblico con “l’abito della festa”. Ribattezzata “Idea. La festa del pensiero”, la manifestazione che ha portato a Formigine decine di scrittori, artisti, giornalisti e filosofi tornerà sabato e domenica nel parco del castello con nuovi ospiti.
S’inizia l’8 settembre alle 17 con Giancarlo De Cataldo. Giudice della Corte d’Assise a Roma, è autore del fortunato Romanzo criminale (Einaudi, 2002), dal quale è stato tratto un film e una serie televisiva. Nel 2018 ha pubblicato Sbirre (Rizzoli) e L’agente del caos (Einaudi).
A seguire, alle 18.30, Paolo Mieli, storico e noto giornalista. Mieli ha lavorato all’“Espresso”, a “Repubblica” e alla “Stampa”, di cui è stato anche direttore. Dal 1992 al 1997 e dal 2004 al 2009 ha diretto il “Corriere della Sera”. Tra i suoi ultimi libri: Il caos italiano. Alle radici del nostro dissesto (Rizzoli) e La storia del comunismo in 50 ritratti (Centauria).
In serata, alle 21, Stefano Bicocchi (in arte Vito) porterà in scena lo spettacolo di Enrico Saccà “Il bar al portico”. Il comico di San Giovanni in Persiceto ha iniziato con Fellini la sua carriera come attore. Con lo spettacolo “Gran Pavese varietà”, fa conoscere al pubblico, anche televisivo, il personaggio di Vito. Dal 2013 conduce insieme ai suoi genitori il programma di cucina “Vito con i suoi” per il canale satellitare Sky Gambero Rosso.
Domenica 9 settembre, alle 17, si terrà l’incontro con Marco Bianchi. Cuoco per passione, è divulgatore scientifico per la Fondazione Umberto Veronesi. Promuove i fattori protettivi della dieta e le regole della buona alimentazione. Ha scritto numerosi libri, tra i quali Cucinare è un atto d’amore. La mia dieta tra emozioni, prevenzione e benessere (HarperCollins Italia).
Infine, lo storico dell’arte Philippe Daverio incontrerà il pubblico alle 18.30. Notissimo esperto d’arte, negli anni ’90 da assessore alla Cultura del Comune di Milano si è occupato della ricostruzione del Padiglione d’Arte Contemporanea, della ristrutturazione di Palazzo Reale e del restauro del Teatro alla Scala. È noto anche al pubblico televisivo per i suoi interventi ironici e mai banali. Dal 2008 dirige la rivista Art e Dossier. Il suo ultimo libro, edito da Electa, s’intitola Ho finalmente capito l’Italia. Piccolo trattato ad uso degli stranieri (e degli italiani). Attraverso i suoi occhiali di cittadino europeo per nascita e per vocazione, Daverio spiega le differenze tra l’Italia e il resto del continente, ad esempio attraverso il concetto di “campanile”.
”Ci piacerebbe che la rassegna, giunta alla nona edizione, potesse continuare a solleticare la riflessione, coinvolgere persone, accendere idee” afferma l’assessore alla Cultura Mario Agati.
Gli incontri sono a ingresso libero e gratuito e, in caso di maltempo, si terranno presso l’Auditorium Spira mirabilis (eccetto lo spettacolo di Vito, che sarà rinviato a data da destinarsi).