Secondo Snalv/Confsal “Ha raggiunto picchi eclatanti la campagna di terrorismo mediatico condotta da Cgil, Cisl e Uil nel settore socio-sanitario-assistenziale-educativo. La richiesta di revoca dell’accreditamento per le strutture che non applicano il loro contratto, è soltanto l’ultima mossa avanzata da sindacati che ad oggi sembrano porre la tutela dei lavoratori come ultimo e residuale interesse”.
“Un’eventuale revoca dell’accreditamento – afferma lo Snalv/Confsal – per le Residenze Sanitarie Assistenziali comporterebbe un danno irreversibile non solo per gli anziani ospiti delle strutture, ma soprattutto per i lavoratori del settore che verrebbero licenziati in massa”.
<<Nessun posto di lavoro è a rischio, poiché l’assurda richiesta di revoca avanzata da Cgil, Cisl e Uil è chiaramente irricevibile>> – afferma il Segretario nazionale dello Snalv/Confsal, Maria Mamone – << Cgil Cisl e Uil, mossi da giustificazioni prive di qualsivoglia fondamento giuridico, hanno deciso di sopperire alla continua emorragia di iscritti cercando di creare allarmismo tra i lavoratori ed obbligando le aziende ad applicare un contratto disdettato che fa perdere ai lavoratori almeno quaranta euro ogni mese>> ha proseguito il Segretario.
“Inoltre, il CCNL Anaste siglato – tra gli altri – dalla Confsal e dallo Snalv/Confsal (organizzazioni indubbiamente rappresentative, come sancito anche da diversi decreti ministeriali e governativi) – prosegue il Sindacato Nazionale Autonomo Lavoratori – è il contratto leader del settore socio-sanitario-assistenziale-educativo per diverse ragioni:
- è l’unico CCNL rinnovato nel comparto ed il primo aggiornato alla più recente normativa;
- ha previsto un aumento della retribuzione del 4,13% rispetto a quello precedente;
- ha il più elevato imponibile contributivo e minimi tabellari di tutto il comparto socio-sanitario e socio-assistenziale;
- ha introdotto un’assistenza medica integrativa che copre fino a 3.000€ annui delle spese sanitarie effettuate dai lavoratori”.
“Si comprova che dopo un anno e mezzo dalla firma dell’unico CCNL Anaste vigente, i sindacati confederali continuino a bombardare giornali e reti locali con false notizie ed assurde insinuazioni.
E’ impensabile che nel 2018 i medesimi sindacati – un tempo detentori dell’assoluto monopolio nel settore – minaccino di mettere a repentaglio migliaia di posti di lavoro solo per antiquate logiche conservative.
Desta sconcerto, infine, l’atteggiamento da voltagabbana dei sindacalisti UIL dal momento che, nel Dicembre 2017, la stessa UIL FLP si era impegnata a stipulare il CCNL Anaste in quanto ritenuto contratto meritevole di sottoscrizione”.
“La Confsal e lo Snalv/Confsal proseguiranno nella mission di tutela concreta ed effettiva di tutti i lavoratori, attraverso il confronto diretto ed un’informazione chiara ed obiettiva.
Le accuse del tutto infondate e il modus operandi, sicuramente discutibile, di alcuni soggetti – conclude l’Organizzazione Sindacale Snalv/Confsal – hanno travalicato i limiti di un aspro seppur legittimo confronto sindacale, creando un distacco sempre maggiore tra le esigenze dei singoli lavoratori ed i loro personali interessi”.