C’è moderata soddisfazione tra gli operatori modenesi per l’andamento dei saldi invernali ad un mese dalla partenza: dichiara vendite stabili nel confronto con l’anno scorso il 50% degli operatori, un aumento il 35%, una diminuzione il restante 15%, con andamenti differenti per le varie merceologie: vanno leggermente meglio le calzature, in cui dichiarano vendite in aumento il 37% degli intervistati, mentre per i due terzi degli operatori dell’abbigliamento le vendite sono stabili rispetto all’anno scorso.
É questo, in sintesi, il quadro che emerge da un sondaggio telefonico effettuato negli scorsi giorni da Confcommercio Modena su un panel di esercenti della provincia di Modena.
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«Anche in questa occasione abbiamo riscontrato un clima di ritrovata fiducia», puntualizza Andrea Abbruzzese, presidente di Federazione Moda-Confcommercio, «motivato certamente dalla generalizzata soddisfazione per le vendite natalizie, ma in particolare per gli affari generati dalle primissime settimane dei saldi».
Stando all’elaborazione condotta, il budget di spesa a persona è stato attorno a 130 euro e si è concentrato, in particolare, su capi di abbigliamento (per l’80%), calzature (per il 70%), sciarpe e guanti (per il 35%) e biancheria intima (per il 25%). Per quanto riguarda i prodotti più venduti, la clientela si è orientata a cercare i capi, anche di marca, che non sono stati acquistati in stagione: quelli più venduti sono stati la maglieria e i capispalla – piumini, cappotti, giubbotti – per l’abbigliamento, mentre per le calzature ai primi posti dei prodotti venduti ci sono sneakers di marca, stivaletti e tronchetti. In base alle interviste condotte, poi, circa il 40% degli operatori ha riscontrato il picco di vendite nel primo weekend e attorno al 35% nella prima settimana dei saldi.
L’indagine consegna inoltre il consolidarsi di un cambiamento nel comportamento di acquisto che porta a comprare solo lo stretto necessario rifiutando l’acquisto di impulso (37%) e la grande attenzione al prezzo da parte della clientela (22%). Il 16% segnala la concorrenza delle vendite on-line anche durante i saldi e la scelta degli outlet per gli acquisti scontati (14%).
«I saldi», conclude Abbruzzese, «continuano insomma a rappresentare un momento importante in termini di fatturato per le imprese del commercio al dettaglio, oltre che una valida opportunità per i consumatori di effettuare acquisti di qualità a prezzi convenienti, approfittando dell’assortimento, del servizio e dell’affidabilità dei negozi di moda e tessili tradizionali».