Oltre 700 dipendenti, in crescita rispetto al 2016, nelle 10 aziende dislocate nel distretto. Un ruolo di primo piano nell’indotto, grazie a investimenti costanti in nuove competenze e strutture produttive (quasi 600 milioni di euro gli acquisti da fornitori regionali nel 2016). Questi i numeri di Sacmi, che archivia un altro anno più che positivo, con il mercato Italia che, per il solo Ceramics – il business più rilevante del Gruppo – fa un balzo in avanti di oltre il 23% in termini di volumi.

“La straordinaria crescita del mercato Italia nel biennio – spiega Giuseppe Miselli, responsabile commerciale Italia della Divisione Ceramica di Sacmi – conferma e rafforza il ruolo di Sacmi come principale partner tecnologico del distretto. I costanti investimenti in nuovi progetti, in particolare legati alla tecnodigitalizzazione delle soluzioni in ottica 4.0, hanno rafforzato la fiducia dei nostri clienti e questo si riflette nella costante crescita dei dipendenti diretti delle società Sacmi che hanno sede in questo territorio”.

“In chiusura di un altro anno particolarmente felice per il Gruppo Sacmi dobbiamo sottolineare il valore della storica sinergia con il distretto – conferma Paolo Mongardi, presidente Sacmi Imola – che si è concretizzata di recente in nuovi ed importanti investimenti in persone ed unità produttive”.

Vediamone alcuni. È dello scorso 21 dicembre la notizia dell’acquisizione del 100% delle quote di CMC, storico protagonista del distretto nell’ambito delle costruzioni meccaniche per ceramiche e automazioni industriali.

Già al 20%, la partecipazione di Sacmi nell’azienda di Casalgrande, che vede attualmente un ruolo di primo piano nella fornitura di sistemi di trasporto per lastre-piastrelle per la linea Continua+, sale così al controllo totale delle quote societarie, per un numero di dipendenti passato in un solo esercizio da 45 a 62 unità e una nuova struttura (costata 6,8 milioni di euro) presso cui l’azienda si trasferirà entro aprile prossimo.

L’ampliamento della produzione interna per un miglior controllo verticale della qualità è poi il senso del nuovo progetto di Sacmi Forni, che investirà a Sassuolo 3,2 milioni di euro per il recupero dell’area Ex Continental, 14mila mq coperti dove la produzione dei nuovi forni entrerà a regime entro il 2018. Mentre proseguono le attività di Sacmi M&D, realtà strategica nella produzione di stampi per presse ceramiche ed anche in questo caso punto di riferimento (con un capannone dedicato situato a Fiorano) nella produzione di strutture per la linea Continua+, top di gamma dell’offerta Sacmi Ceramics in tutto il mondo. Sempre a Fiorano, cresce il ruolo di Nuova Sima quale società di supporto strategico al business Sacmi per tutte le attività legate al fine linea – ed in particolare alla logistica delle grandi lastre – con 164 dipendenti e un buon numero di ulteriori assunzioni deliberate di recente.

“Il 2017 – sottolinea Claudio Marani, direttore generale del Gruppo Sacmi – ha rafforzato una direzione di sviluppo che Sacmi ha intrapreso da tempo, quella della ricerca di nuove soluzioni legate ai sistemi di controllo, alla sensoristica, all’automazione, alle nuove logiche di stoccaggio e gestione del magazzino. Tale rivoluzione è partita dal Ceramics, il nostro business più grande ed importante, e si riflette in modo trasversale in tutte le attività del Gruppo. Dobbiamo riconoscere, da questo punto di vista, il ruolo primario del distretto nell’accompagnare questa rivoluzione tecnologica e organizzativa, grazie alla straordinaria propensione all’innovazione delle nostre aziende clienti”.

Un ruolo di primo partner tecnologico del distretto che, per Sacmi, si affianca ad un rinnovato e deciso impegno al fianco della comunità locale, dalla vicinanza al Sassuolo Calcio al sostegno dato al progetto di riqualificazione dell’area sportiva ricreativa del parco Secchia di Villalunga con risorse per 263mila euro.

“Possiamo oggi affermare con orgoglio – spiega ancora Paolo Mongardi – di rappresentare il principale interlocutore del distretto non solo sul piano delle forniture tecnologiche, ma anche sotto l’aspetto della responsabilità sociale d’impresa, da intendersi anzitutto come attenzione alle esigenze della comunità e del territorio”.

Se infatti il valore dell’indotto “tecnologico” si sviluppa in sinergia con la casa madre di Imola privilegiando fornitori regionali, è l’indotto “allargato” per il comprensorio (officine ma anche trasporti, strutture ricettive) a beneficiare in modo particolare del ruolo di Sacmi, che ha affiancato alla propria quotidiana attività mutualistica sempre più frequenti contatti con le amministrazioni locali per la definizione di progetti comuni finalizzati allo sviluppo di questo territorio simbolo nel mondo dell’eccellenza ceramica Made in Italy.