Prosegue la mobilitazione dei 127 lavoratori delle cooperative di Castelfrigo, per i quali è in atto una procedura di licenziamento collettivo, che stamattina hanno protestato sotto la sede di Montecitorio. “Durante il presidio – spiega una nota di Flai/Cgil e Filt/Cgil Modena – alcuni deputati e senatori (Maria Cecilia Guerra, Mdp; Maria Grazia Gatti, Mdp e Stefano Fassina, Si) sono intervenuti in solidarietà con i lavoratori recependo le loro istanze.
Successivamente intorno alle ore 11, una delegazione di sindacalisti e lavoratori è stata ricevuta dall’onorevole Cesare Damiano presidente della Commissione Lavoro Pubblico e Privato della Camera dei Deputati. Era presente anche l’onorevole Davide Baruffi del Pd”.
Partendo dalla vertenza Castelfrigo, i sindacati Filt e Flai Cgil hanno posto all’attenzione dei deputati le distorsioni del mondo degli appalti evidenziando tutte le criticità rilevate nelle altre gravi realtà in cui si sono imbattuti in questi anni. “Le criticità – afferma l sindacato – riguardano: affidamento al massimo ribasso anche al di sotto dei minimi contrattuali, contrazione dei costi che si riflette esclusivamente sulle condizioni dei lavoratori, mancata applicazione dei contratti, mancato versamento dei contributi previdenziali e assistenziali, mancanza delle condizioni di sicurezza, ricatto occupazionale, precarietà.
A ciò si aggiungono ovvi problemi di legalità: evasione contributiva, evasione fiscale, riciclaggio. Questi appalti di comodo, che trovano la connivenza delle committenze, sono prevalentemente affidati a cooperative spurie e a consorzi che cambiano continuamente, ma che hanno sempre lo stesso “padrone”!”
“Oltre alla denuncia – prosegue la nota – abbiamo chiesto interventi normativi necessari. Sia sul versante del contrasto alle cooperative spurie, chiedendo la garanzia che comunque ai soci lavoratori venga garantita l’applicazione dei contratti nazionali di settore. Sia sul versante degli appalti chiedendo che l’elemento del massimo ribasso non sia più il riferimento possibile e che non si possano affidare attività al di sotto del puro costo del lavoro, derivante da quanto previsto dai ccnl.
Chiesto inoltre un intervento sul sistema fiscale che tolga la possibilità agli appaltatori di giocare sul valore dell’Iva per poi chiudere le finte cooperative e non versarla all’erario.
Richiesto infine il ripristino del reato di intermediazione fraudolenta di manodopera e l’inasprimento delle relative pene, oltre che il potenziamento degli organi ispettivi e le verifiche del Mise sulle false cooperative”.
Il Presidente Damiano ha prestato la massima attenzione alle valutazioni e alle richieste della delegazione di sindacalisti e lavoratori. Nel merito si è impegnato a valutare interventi mirati a dare risposte normative alle questioni sollevate.
Damiano è poi sceso, insieme a Baruffi, nel piazzale di Montecitorio a portare la solidarietà ai lavoratori e la garanzia di un impegno fattivo.