Mentre la legge di bilancio prosegue il suo cammino in Parlamento, Lapam Confartigianato continua il pressing per sollecitare misure che, nell’ambito della manovra economica, riducano il carico fiscale sulle imprese. “Carico che – sottolinea l’associazione – rimane molto pesante, mantiene assurde iniquità nella tassazione dei redditi e ha aumentato gli obblighi burocratici sulle spalle degli imprenditori”.
Nella lista delle richieste di Lapam Confartigianato al Parlamento spiccano quattro priorità: evitare il rinvio di un anno dell’applicazione dell’Iri che avrebbe comportato, già dal 2018, un risparmio d’imposta di 2 miliardi di euro a favore di imprese individuali e società di persone; consentire il riporto delle perdite per le imprese che adottano il regime di cassa, una misura che riguarda 2 milioni di soggetti; innalzare la deducibilità dal reddito d’impresa e dall’Irap dell’Imu sugli immobili strumentali delle imprese; aumentare la franchigia Irap per i piccoli imprenditori.
“Nella manovra economica – rimarca Lapam Confartigianato – mancano all’appello anche altri capitoli fiscali importanti per artigiani e piccoli imprenditori. Come l’abolizione dello split payment, una battaglia storica di Confartigianato per contestare un meccanismo con il quale lo Stato finisce per fare cassa sulle spalle delle imprese oneste. La legge di bilancio introduce, dal 2019, l’obbligo della fatturazione elettronica tra privati, un provvedimento sul quale invitiamo a procedere con estrema cautela nell’ambito di un progetto di medio periodo chiedendo, al contempo, l’abrogazione di una serie di misure introdotte per il contrasto dell’evasione che non hanno più ragione di esistere dopo l’introduzione della fatturazione obbligatoria.
Nella manovra non mancano aspetti positivi – conclude l’associazione – che dimostrano come la leva del fisco possa dare buoni frutti: è il caso delle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici, per gli interventi di ristrutturazione edilizia, fino alle misure per la cura del verde. Si tratta di un pacchetto di norme che incrociano la propensione delle famiglie italiane a sistemare casa e che sono fondamentali per le migliaia di imprese artigiane del settore costruzioni che, anche sul nostro territorio, sono alle prese con una crisi che non è ancora alle spalle”.