Con le organizzazioni sindacali siamo pronti a riprendere il dialogo in qualsiasi momento, anzi non ci risulta che sia mai stato interrotto visto che anche ieri sera si conveniva insieme su come affrontare alcune questioni ancora aperte nel rapporto tra Comune e Cisl-Cisl-Uil, ovviamente partendo da quanto già condiviso e realizzato negli ultimi due anni.


Con il sindacato confederale, infatti, abbiamo attualmente aperto quattro tavoli di confronto: uno generale sulle politiche dell’ente e sull’andamento delle scelte di bilancio; uno sui dirigenti; uno sul personale, con particolare riferimenti ai contratti atipici; un quarto sugli interventi nel sociale.
Partiamo da quest’ultimo punto. Le politiche sociali del Comune di Modena sono verificabili da tutti, in quanto rispondono direttamente alle esigenze di decine di miglia di cittadini.
In Emilia Romagna siamo sicuramente il Comune capoluogo che mette più risorse negli interventi sul sociale, malgrado le difficoltà abbiamo aperto nuovi servizi e proprio in base agli accordi col sindacato abbiamo deciso di destinare al sociale anche gli ultimi residui di spesa disponibili. I dati parlano chiaro: la spesa sociale del Comune di Modena nel 2006 è di oltre 90milioni di euro, pari al 50% della spesa totale dell’Amministrazione, dati che pongono la nostra città ai vertici europei per quest’ambito di interventi.

Per quanto riguarda il personale, dirigenti e non, abbiamo incontrato obiettivamente delle difficoltà, che sono le stesse di tutte le amministrazioni pubbliche e che derivano dal blocco delle assunzioni e delle sostituzioni. Per aprire nuovi servizi, per garantire gli insegnanti di appoggio e l’assistenza agli anziani, il Comune di Modena ha dovuto far ricorso a contratti precari e temporanei: basta però verificare l’andamento degli ultimi anni per capire quale sia stato l’atteggiamento dell’Amministrazione nei confronti di questi lavoratori, atteggiamento improntato al massimo rispetto ed alla massima tutela possibile nella situazione data. Anche su questo disponili al confronto, ma non si può ribaltare la realtà, attribuendo al Comune responsabilità non sue.

Le politiche di bilancio e le scelte generali dell’amministrazione.
Cgil, Cisl, Uil affermano di aver siglato con noi l’accordo di relazioni sindacali più avanzato al livello nazionale. Questo accordo, nel primo anno di applicazione, ha portato a discutere di decine di questioni di rilievo assoluto, come nel caso del passaggio da tassa a tariffa per il pagamento dei rifiuti solidi urbani. Proprio nelle prossimi settimane, se il sindacato è ancora disponile, si dovrebbe iniziare la discussione sul bilancio di previsione 2007, con la possibilità di entrare ancor più nel merito di scelte importanti. Quindi uno strumento utile, di grande valore, tanto che ci saremmo aspettati un sindacato impegnato ad estenderlo anche ad altri enti ed altre situazioni analoghe a quella del Comune di Modena.

Sorprendono quindi le dichiarazione rese oggi dai tre segretari provinciali di Cgil-Cisl-Uil, sorprendono per i toni, per i contenuti ed anche per i tempi. Sorpresa che si somma all’amarezza per il mancato riconoscimento del grande lavoro di tutta la struttura comunale al servizio dei città e soprattutto delle sue parti più deboli. Rinnoviamo comunque la nostra disponibilità al confronto, in qualsiasi momento e su qualsiasi argomento: le proposte dell’Amministrazione Comunale, del resto, sono già sul tavolo da tempo, così come la nostra volontà di trovare un accordo serio ed equilibrato nell’interesse di tutta la comunità modenese. Ci auguriamo che anche il sindacato dimostri la stessa disponibilità al confronto, chiaro e trasparente, che il Comune di Modena ha sempre dimostrato di avere.