Non ha accettato la fine del matrimonio e per questo, probabilmente, si è trasformato in un vero e proprio incubo per l’ex moglie, compiendo una serie di gravi e reiterate condotte delittuose al culmine delle quali è finito in manette. Un comportamento ossessivo tradottosi in insistenti telefonate, messaggi, appostamenti sotto casa e pedinamenti, sfociati, in una circostanza, in una violenza sessuale.
Un grave caso di violenza ad una donna, quello in cui si sono imbattuti i carabinieri della stazione di Sant’Ilario d’Enza, il cui epilogo è stato l’arresto dell’uomo. Il GIP del Tribunale di Reggio Emilia su richiesta della Dr.ssa Stefania Pigozzi, sostituto presso la Procura reggiana, concorde con gli esiti investigativi dei carabinieri di Sant’Ilario d’Enza, ha infatti emesso un’ordinanza di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari nei confronti dell’uomo, un 40enne abitante nel reggiano, accusato di atti persecutori, violenza sessuale e lesioni personali aggravate.
Già lo scorso mese di maggio l’uomo per gelosia aveva dato uno schiaffo alla moglie causandole lesioni giudicate guaribili in 2 giorni ma l’escalation della condotta delittuosa avviene da agosto, dopo la fine della convivenza familiare. Da tale momento infatti l’indagato, con condotte reiterate minacciava e molestava la moglie cagionandole un perdurante e grave stato di ansia e paura, tanto da farla temere per la propria incolumità inducendola quindi a cambiare le abitudini di vita. In particolare negli ultimi due mesi l’ha minacciata più volte con frasi del tipo “Ti uccido”, “Ti devo scannare”, accompagnate dal gesto di tagliarle la gola; si appostava ripetutamente nei luoghi frequentati dalla vittima (supermercati, posto di lavoro, casa, abitazione dei suoceri) per parlare con lei e riallacciare il matrimonio; la cercava ripetutamente con telefonate e messaggi molestandola e umiliandola con le peggiori offese.
In una circostanza appostatosi sotto la nuova casa della donna dopo averla costretta ad entrare in casa e averle tappato la bocca per impedirle di chiedere aiuto la trascinava con forza costringendola a subire un rapporto sessuale. Gravi episodi per i quali i carabinieri di Sant’Ilario d’Enza hanno relazionato la Procura reggiana ravvisando a carico del 40enne i reati di atti persecutori, violenza sessuale e lesioni personali aggravate. La Procura reggiana concordando con gli esiti investigativi ha richiesto ed ottenuto dal GIP del tribunale di Reggio Emilia l’odierno provvedimento cautelare che ieri sera è stato eseguito dai carabinieri di Sant’Ilario d’Enza che hanno arrestato l’uomo.