Il Risen, l’aereo della categoria ultraleggeri costruito nella base produttiva di Pavullo dalla Società svizzera Sea Avio, si appresta a compiere una prova che lo qualificherà definitivamente come il miglior aereo al mondo della categoria. Il pilota Alberto Porto, infatti, si appresta a compiere un’impresa che lo porterà a volare su metà globo terrestre in 5 tappe.
La parte più consistente del progetto sarà quella della leggendaria tratta della trasvolata dell’Oceano Atlantico, che sarà completata utilizzando la luce diurna di un solo giorno. Una performance del genere, a pari condizioni di volo con gli altri modelli simili disponibili, non è neppure ipotizzabile ed è invece realizzabile con il Risen grazie a un’efficienza di volo nettamente superiore. Sono 11mila i chilometri che separano Pavullo da Montevideo, la capitale dell’Uruguay e la partenza è prevista il prossimo 11 ottobre dall’aeroporto “Paolucci”, passando sopra la Corsica, il Marocco, il Sahara occidentale, Gran Canaria, Capo Verde, Belo Horizonte in Brasile, fino all’atterraggio. È un’impresa, questa, che ricorda, pur con le mutate condizioni, quelle di Charles Lindberg, primo pilota ad effettuare la trasvolata atlantica, e di Italo Balbo, il primo a guidare un’intera formazione aerea di idrovolanti sull’Atlantico. Una prova, quella del Risen, resa possibile dall’opera di chi lavora con passione e competenza nel piccolo capannone di Pavullo, dove Alberto Porto ha fatto diventare italiano un progetto che era nato per essere svizzero. Quello che volerà è Il primo esemplare uscito dalla fabbrica pavullese: un orgoglio per la cittadina e per tutto il Frignano e che dimostra la grande capacità dei lavoratori impegnati. Già nel 2015, il Risen aveva ottenuto uno straordinario risultato: la conquista del record del mondo di velocità, certificato dalla Fai, a circa 323 km orari, polverizzando di oltre il 10% il precedente primato. Ed è un velivolo del quale è già stata venduta l’intera produzione nei prossimi due anni. È anche significativo che l’impresa parta da Pavullo, dove, nel 1927, si concluse il primo corso della “Scuola di volo senza motore”, terminato con 27 allievi brevettati, con l’allora sottosegretario dell’Aeronautica Italo Balbo a valutare di persona gli aspetti organizzativi, addestrativi e promozionali, apprezzandone la validità e l’alta qualità dell’attività didattica. Fu così che pochi anni dopo, il 2 luglio 1931, nascevano l’Aeroporto di Pavullo e la “Scuola Centrale di Volo a Vela”. Corrispondenze storiche molto significative, che connotano il prossimo volo del Risen con ulteriori elementi di straordinarietà, oltre a quelli propri della trasvolata.