Almeno in questa prima giornata, i sacrifici non sono stati premiati. I dati sulla qualità dell’aria nella giornata di giovedì, primo giorno del provvedimento antismog a targhe alterne, non sono affatto positivi.
Un fallimento della manovra anti-smog? Il Comune non è di questo avviso, e difende l’efficacia del provvedimento: “Senza targhe alterne sarebbe stato peggio”. Secondo le stime del Comune, giovedì il traffico sarebbe diminuito del 20%.
Tutte e tre le centraline di monitoraggio hanno rilevato sforamenti rispetto ai limiti di legge per quanto riguarda PM10 (le polveri sottili) e il benzene. Per la precisione 62 microgrammi/metro cubo a Carpi (il valore-limite è 50), 58 in piazza XX settembre e addirittura 86 sulla Nonantolana. La riduzione del traffico comportata dalle targhe alterne, quindi, non ha ridotto i valori delle polveri sottili. Il Comune aggiunge che “i dati sul primo giorno di manovra confermano la problematicità della situazione inquinamento e la necessità di adottare provvedimenti di limitazione. Sui dati relativi alla presenza di polveri – dicono gli assessori al Traffico Gallerani e all’Ambiente tesauro – hanno inciso condizioni meteo e l’assenza di ventilazione. I dati Arpa evidenziano come lo stesso andamento si sia avuto anche nelle altre città della regione. Del resto è però incontestabile che se hanno circolato meno vetture ci sono state meno emissioni di inquinanti in atmosfera, dunque con un effetto positivo sull’inquinamento che sarebbe stato senz’altro più elevato”.