La sicurezza sul lavoro come base per la strategia di sviluppo. Investimenti in chimica sostenibile e chimica verde per il futuro del comparto. Azioni condivise per valorizzare il potenziale produttivo e occupazionale esistente. Questi i temi del Tavolo regionale del Petrolchimico, che si è tenuto oggi pomeriggio a Ferrara. All’incontro hanno partecipato l’assessore alle Attività produttive della Regione, Palma Costi, il sindaco di Ferrara, Tiziano Tagliani, l’assessore al Lavoro e alle Attività produttive del Comune, Caterina Ferri, le associazioni di categoria e i sindacati.
Nel corso del Tavolo si è sottolineato come gli investimenti sulla chimica sostenibile e verde, il sostegno a ricerca e innovazione e il forte orientamento verso l’economia circolare (il 44% dei rifiuti prodotti viene riciclato o recuperato) stiano consolidando lo sviluppo del polo Petrolchimico, proiettandolo nella competizione dei grandi produttori globali e creando al tempo stesso nuove prospettive occupazionali.
“Il nostro sistema produttivo è riconosciuto nel mondo per la qualità delle sue produzioni e la sicurezza sul lavoro. Sono due temi, questi, che devono stare insieme, perché non c’è sviluppo senza sicurezza – hanno dichiarato l’assessore Costi e il sindaco Tagliani-. La qualità delle produzioni è il risultato diretto del modello di sviluppo che abbiamo creato e che vogliamo mantenere nel territorio. Come è ben chiaro nel Patto per il Lavoro, la sicurezza dei lavoratori e la cultura della prevenzione devono essere il fulcro intorno a cui ruota l’intero sistema economico e produttivo”.
Regione e Comune, inoltre, hanno ribadito l’auspicio che vengano create al più presto le condizioni necessarie “per arrivare alla sigla del rinnovo protocollo appalti del Petrolchimico di Ferrara, all’altezza delle sue produzioni e con il coinvolgimento di tutte le istituzioni, le imprese e le organizzazioni sindacali, alla stregua di quanto è stato realizzato a Ravenna. Un accordo che preveda la realizzazione di azioni concrete per il miglioramento della sicurezza del lavoro, degli impianti e di tutte le aziende subfornitrici che ci lavorano e che riconosca la sicurezza come un valore primario per la collettività”.