«Il piano inclinato» è quello che l’Italia sta percorrendo a gran velocità “per poi precipitare”, se non si sterza bruscamente facendo affluire risorse a chi ha di meno. Ed è anche il titolo scelto da Romano Prodi per il suo ultimo libro, edito da Il Mulino: il professore lo presenta in anteprima nazionale mercoledì 24 maggio alle 21.15 al BPER Forum Monzani di Modena.
Si tratta di conversazioni con Giulio Santagata e Luigi Scarola, in cui Prodi presenta la sua visione della politica e della società italiana. Anzi, più della società che della politica, nella quale non vuol tornare direttamente, ma da cui in definitiva non si può prescindere. Il volume parla di un’Italia di disuguaglianze crescenti, di giustizia sociale in panne, di giovani non valorizzati a sufficienza, di sfiducia, di ceto medio che non sa più che fare, di evasione fiscale patologica, di rendite che si gonfiano a danno dei salari.
Mentre il profilo delle nostre società veniva profondamente modificato dall’impatto della tecnologia, della finanza e della globalizzazione, ci siamo dimenticati dell’uguaglianza. Ma senza uguaglianza la stessa crescita rallenta e le crepe nella coesione sociale alimentano i populismi, mettendo a rischio la stabilità democratica.
La visione appare acuta e attenta, un’analisi profonda e non un giudizio affrettato. Che fare? Secondo Prodi bisognerebbe rimettere in moto la macchina e ridare all’Italia una democrazia capace di decidere, evitando i populismi e gli uomini forti e assegnando alla politica economica nazionale un ruolo decisivo nella correzione degli squilibri che bloccano l’ascensore sociale e frenano lo sviluppo. Prodi, dunque, indica le principali aree di intervento sulle quali agire per una crescita inclusiva che inverta la rotta sin qui seguita.
Da sottolineare che proprio i temi della crescita economica e dell’uguaglianza, affrontati nel libro del Professore, sono al centro delle tre giornate di celebrazioni per i 150 anni di BPER Banca “1867-2017. Una storia di valori, un futuro di crescita”. Dal 10 al 12 giugno, infatti, Modena ospiterà un ricco programma di eventi, molto vario nei contenuti e nei linguaggi, con al centro la riflessione sullo sviluppo e sulle sfide sociali ed economiche del prossimo futuro.
Romano Prodi, fondatore e leader dell’Ulivo, è stato presidente della Commissione europea, due volte presidente del Consiglio e ha diretto il gruppo di lavoro ONU-Unione Africana sulle missioni di peace keeping in Africa. Professore di Economia e Politica industriale all’Università di Bologna, dal 2010 insegna alla China-Europe International Business School di Shanghai. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo «Missione incompiuta. Intervista su politica e democrazia» (Laterza, 2015) e, con il Mulino, «Il capitalismo ben temperato» (1995), «Un’idea dell’Europa» (1999), «La mia visione dei fatti. Cinque anni di governo in Europa» (2008)