Il 29 aprile 2014 partecipò, con altri due complici, alla rapina compiuta ai danni del Credem di viale Fabrizi a Modena. Nella banca fece irruzione un uomo con una maschera in lattice che pretese i soldi delle casseforti dicendo che altrimenti avrebbe fatto scoppiare una bomba, che portava con sé in uno zainetto. Per rendere ancora più drammatico il tutto, una donna (le indagini poi rivelarono trattarsi di una complice) accusò un malore, cadendo per terra. Venne soccorsa da un impiegato ma il bandito si agitò, pensando che il dipendente avesse fatto scattare l’allarme. Gli sferrò uno schiaffo, prese 600 euro dalle casse a banco e fuggi in sella ad una bicicletta. Le indagini rivelarono che il bandito era andato nell’appartamento dell’odierno arrestato, situato a pochi metri dalla banca.
Quindi l’iter processuale che ha visto il Tribunale di Modena condannare il 27enne palermitano alla pena di 2 anni e mesi 6 di reclusione, di cui 27 giorni già espiati in via cautelare. La sentenza divenuta esecutiva ha visto la Procura modenese emettere l’ordine di carcerazione a carico dell’uomo che è stato trasmesso per l’esecuzione ai militari di Bagnolo in Piano, nel cui comune l’uomo vive. I militari di Bagnolo, ricevuto il provvedimento vi hanno dato esecuzione conducendo l’uomo in carcere per l’espiazione dei restanti 2 anni 5 mesi e 3 giorni di pena residua.