La Verifica degli equilibri di Bilancio – da compiere obbligatoriamente entro la fine di luglio dell’anno in corso e approvata, insieme con la Variazione, dal Consiglio comunale con 21 voti favorevoli (Pd e Sel) e 10 voti contrari (Forza Italia, Grande Reggio – Alleanza civica, Lista civica Magenta – Alleanza civica, Lega Nord e M5S) – mostra una situazione complessiva positiva, attraverso la quale è possibile non solo confermare gli obiettivi politici e gli indicatori finanziari indicati nel Documento unico di programmazione (Dup) e nel Bilancio di previsione 2016, ma anche potenziare taluni interventi nei settori che l’Amministrazione comunale ritiene caratterizzino maggiormente la propria azione politica.
RISORSE PER 2,5 MILIONI DI EURO – Verifica e Variazione presentano, nella parte corrente 2016, risorse a disposizione per circa 2,5 milioni di euro rispetto a quelle inizialmente stimate, derivanti principalmente dall’integrale applicazione dell’avanzo dell’anno 2015, che ammonta a 2,1 milioni di euro, nonché da economie nel settore del personale e dai risparmi connessi alle favorevoli condizioni climatiche degli scorsi mesi, che hanno evitato esborsi per gli interventi di rimozione della neve, per un totale di 333.000 euro.
Fra le maggiori entrate, inoltre, occorre ricordare l’importo di 267.644 euro derivante dal maggior dividendo Iren rispetto a quello atteso e 50.000 euro di proventi in più rispetto al previsto da biglietti di Fotografia Europea. A fronte di tali risultati si è tuttavia evidenziata la necessità di rivedere al ribasso alcune stime di entrata e, soprattutto, accantonare prudenzialmente 500.000 euro per far fronte alle minori possibili entrate derivanti dal ristoro da parte dello Stato dell’Imu che è stata abrogata o ridotta per alcune categorie di immobili.
“La consistente somma disponibile – ha spiegato l’assessore a Bilancio, Patrimonio e Società partecipate Francesco Notari – insieme alla progressiva diminuzione dell’indebitamento, al pareggio di bilancio, all’assenza di debiti fuori bilancio e alla stabilità fiscale che garantiamo da inizio mandato, è uno degli indici di buona salute finanziaria di quest’Amministrazione. Spesso diamo troppo per scontato che equilibrio finanziario, stabilità, rispetto dei vincoli normativi e costante attenzione alle entrate e alla spesa pubblica siano dati acquisiti e consolidati per il Comune di Reggio Emilia. Questa situazione tuttavia non è la stessa di altre realtà, nemmeno troppo lontane, e questi risultati, che possono apparire tecnici, rappresentano in realtà il presupposto sul quale si fonda la possibilità di una seria programmazione delle politiche pubbliche, che abbia l’ambizione non solo di gestire le emergenze e i servizi esistenti, ma anche di guardare ai cambiamenti nei bisogni, sapendo di poter costruire risposte efficaci.
“Va rimarcato – ha proseguito Notari – che l’ottima salute del Bilancio comunale continua ad essere garantita in un contesto di forti tagli, che si sono innestati negli anni a carico degli enti locali, e in una situazione di crisi economica perdurante che, oltre ad aver determinato una progressiva diminuzione della capacità contributiva, andando ad incidere fortemente sulle basi imponibili, ha fatto crescere in modo significativo la domanda di servizi e di interventi di sostegno ai redditi.
PUBBLICO, PARTNER PRIVATI E VISIONE STRATEGICA – “Il conseguimento di questi risultati – ha detto l’assessore – è stato possibile grazie ad una maggiore attenzione nell’utilizzo del denaro pubblico, grazie ai risultati ottenuti nella lotta all’evasione, sempre in crescita, e grazie ad un cambiamento di paradigma nel rapporto con i soggetti privati che non sono più ‘soggetti da spremere’ per finanziare la spesa pubblica, ma partner spesso efficienti, veloci ed affidabili nel supporto alla politica degli investimenti e a quella dei servizi.
“Più del contesto e delle reazioni ad esso – ha sottolineato Notari – mi interessa la prospettiva e la visione strategica ad essa associata, che credo debba ruotare attorno ad alcuni concetti fondamentali: innovazione, merito, semplificazione, sicurezza, qualità, tempestività e risolutezza.
“La ripresa economica è debole e non si consoliderà da sola. Tutti, compresa la Pubblica amministrazione in ogni sua articolazione, sono chiamati ad assecondarla.
“Non si può accettare la rassegnazione e la passiva gestione di una decrescita più o meno felice. Occorre, bensì, superare la fatica di adeguarsi ai cambiamenti, migliorare la capacità di fornire risposte incisive ed efficaci in tempi ragionevoli, allontanarsi definitivamente da tentazioni dirigistiche, allentare i vincoli burocratici e le forme di oppressione, anche culturali, rispetto alle iniziative imprenditoriali che sono state e sono il motore di questo territorio e delle aree che, in tutto il Paese, possono godere di un livello elevato di benessere.
“In questi anni, abbiamo lavorato per creare le condizioni per una stabile, significativa e duratura riduzione della pressione fiscale, che sarà concretamente possibile, secondo le proiezioni finanziarie disponibili, entro la fine del mandato amministrativo”.
REVISIONE DELLA SPESA E INFRASTRUTTURE PER ESSERE EUROPEI – “Occorre continuare ad investire tempo ed energie – ha evidenziato Notari – nella sistematica revisione intelligente della spesa storica, nella semplificazione del nostro apparato e dei processi decisionali ed amministrativi, e soprattutto non si può cedere alla tentazione di pensare che possano essere attenuati gli effetti della crisi innalzando la spesa pubblica o magari proponendo inaccettabili e diseducativi palliativi assistenzialistici, che creerebbero generazioni di ‘mantenuti dallo Stato’, finendo inevitabilmente per aggravare non solo i conti pubblici ma per scoraggiare molte iniziative individuali o collettive.
“Bisogna continuare a coprogettare e attuare con le forze vitali del territorio le politiche di sviluppo economico, che dovranno essere incentrate sull’innovazione, sulla qualità dei prodotti e dei servizi e sul merito professionale.
“Fondamentali sono il completamento, la manutenzione e il rafforzamento delle infrastrutture, le quali non rappresentano un modo per dare lavoro a qualcuno, ma una condizione imprescindibile per non escludere questo territorio da una dimensione quantomeno europea.
“Perché è nel rafforzamento del ruolo del nostro territorio in Europa che possiamo trovare la forza e le soluzioni praticabili per affrontare e risolvere i problemi della nostra società. Problemi che non riguardano solo l’economia o la finanza, ma che necessitano anche di risposta rispetto alle emergenze sociali, a cui occorre far fronte senza demagogia e senza soluzioni semplicistiche, con una gestione – e non di una passiva accettazione – di fenomeni migratori che stanno profondamente cambiando la composizione e le abitudini della nostra società; e con un rafforzamento delle politiche di sicurezza, evitando sottovalutazioni ed investendo in strategie di prevenzione e contromisure efficaci che siano comuni e coordinate con quelle di altri Paesi.
SERVIZI SOCIALI ED EDUCATIVI, CULTURA E CENTRO STORICO – “Oggi, tornando agli aspetti più strettamente connessi alla Variazione di Bilancio, siamo nelle condizioni di confermare le strategie politiche e amministrative, previste nel Documento unico di programmazione, e di rafforzarle, destinando le risorse disponibili a consolidare alcune priorità, soprattutto, nell’ambito dei servizi sociali ed educativi, della cultura, della valorizzazione del centro storico e della sicurezza.
“La sostanziale tenuta del quadro complessivo di Bilancio rispetto alle previsioni – ha ribadito l’assessore – ha escluso, come dall’inizio del mandato amministrativo, qualsiasi genere di manovra fiscale correttiva: la pressione fiscale, fra le più basse in Emilia-Romagna, risulta dunque invariata, a parità di servizi erogati e nonostante la previsione di un’integrazione al fondo svalutazione crediti e a mancati trasferimenti statali”.
Per quanto riguarda la spesa corrente, la Variazione di Bilancio consiste nella riattribuzione di circa un milione di euro – circa il 2 per cento della spesa complessiva – per il rafforzamento dei capitoli del servizio sociale, educativo e culturale.
Fra i principali interventi aggiuntivi, nell’ambito della spesa corrente, vengono previsti e finanziati in Variazione:
a) 561.000 euro per interventi culturali ed educativi;
b) 227.500 euro quale finanziamento per interventi sociali;
c) 68.500 euro di finanziamento per servizi ambientali;
d) 114.000 euro quale finanziamento di interventi a sostegno dello sviluppo economico e del protagonismo (fra cui, quota associativa Fondazione E35 pari a 10.000 euro e 67.000 euro per la valorizzazione del centro storico);
e) 233.665 euro per il funzionamento amministrativo (licenze d’uso, aggiornamenti informatici, logistica).
Riguardo ai singoli progetti e obiettivi, la spesa corrente e gli investimenti sono così ripartiti: 136.000 euro per l’aggiornamento e la manutenzione delle tecnologie di competenza comunale, 67.000 euro per la qualità urbana del centro storico, 13.500 euro per il cofinanziamento dell’accordo regionale sulla sicurezza.
Per l’ambito culturale, 85.000 euro per l’acquisto di beni librari e attività per le biblioteche comunali, 30.000 euro per servizi museali; 150.000 euro per l’allestimento e la ristrutturazione, entro la fine dell’anno, del Museo del Tricolore, e 200.000 euro destinati a integrare il pacchetto di investimenti per la riorganizzazione e riqualificazione di spazi interni alla Biblioteca Panizzi.
Sul capitolo educazione, 200.000 euro sono destinati alle attività dell’Istituzione nidi e scuole dell’infanzia, cui saranno trasferiti ulteriori 100.000 euro per gli investimenti e la manutenzione straordinaria delle scuole; 290.000 euro per manutenzioni straordinarie in scuole medie e per il completamento della ristrutturazione in corso nella scuola dell’infanzia Diana, 35.000 euro per altre manutenzioni scolastiche e 150.000 euro per l’attività didattica dell’Istituto musicale Peri.
Sul Welfare, 200.000 euro quale trasferimento all’Asp Reggio Emilia-Città delle persone per le attività di cura sociale, la cui domanda, in vari settori, risulta in forte crescita.
Si procede a finanziare inoltre una transazione per circa un milione di euro, tramite applicazione dell’avanzo destinato al Contenzioso, già accantonato in sede di rendiconto 2015, e per la maggior parte compensata per accollo di debiti Imu maturati e maturandi.
PARCHEGGI PER LA MEDIOPADANA: 3,2 MILIONI E APERTURA A PRIVATI – Per quanto attiene ancora agli investimenti, tema significativo della Variazione è la realizzazione di nuovi parcheggi nell’area adiacente la stazione Av Mediopadana e dei servizi tecnologici ad essi connessi. Sono stati iscritti investimenti per 3,2 milioni di euro in due anni, finanziati in prevalenza con nuovi mutui, con la seguente cadenza temporale: 1,1 milioni di euro nel 2016 per opere di sistemazione del parcheggio attuale e 2,1 milioni di euro nel 2017 per la realizzazione di circa 500 nuovi posti auto, che si aggiungeranno ai circa 120 posti (di prossima realizzazione) grazie all’intervento congiunto del Comune e di Rete ferroviaria italiana (Rfi).
“L’attrattività della stazione Mediopadana, superiore ad ogni aspettativa e in costante crescita sin dalla sua inaugurazione, non può che essere sostenuta da servizi adeguati, anche sul piano dell’intermodalità gomma-ferro – ha detto l’assessore Notari – Da qui l’impegno dell’Amministrazione comunale che, con la previsione di accendere nuovi mutui, comunque nell’ambito generale di un ricorso all’indebitamento fortemente limitato negli ultimi anni, svolge un ruolo in realtà al servizio dell’intera Area vasta, dato che della stazione e dei suoi parcheggi si serve un’utenza che spazia dall’Emilia occidentale al sud della Lombardia e del Veneto. Si tratta di un investimento rilevante da parte dell’Amministrazione, motivato dall’importanza strategica della stessa stazione e dal contesto di Area vasta in cui essa è collocata e in cui Reggio Emilia è baricentrica.
“Sul punto – ha evidenziato Notari – è necessario però chiarire che il Comune intende procedere all’investimento nella realizzazione di parcheggi solo in ultima istanza e dopo aver verificato le condizioni e le necessità effettive connesse alla fruizione dei servizi ferroviari.
“In altri termini, se ci fossero privati che vogliano investire, siamo pronti ad ascoltarli e, per quanto possibile, a facilitare i loro investimenti; se ci fossero privati che vogliano sviluppare progetti di partenariato con il Comune, siamo disponibili ad ascoltarli e a valutare la pubblica utilità delle loro idee.
“Verificheremo, inoltre, se ci saranno altri Enti o soggetti interessati, che vogliano investire nello sviluppo dell’Area vasta e del territorio, magari erogando contributi finalizzati.
“Ma se tutto quanto auspichiamo non avverrà, dopo aver verificato le effettive esigenze di parcheggi e servizi sulla base dei dati rilevati e delle statistiche di occupazione dei posti, e non sulla base di sensazioni, il Comune sarà nelle condizioni di effettuare questo investimento che da un lato è necessario per garantire la fruibilità di un’infrastruttura che sta profondamente modificando le dinamiche territoriali e che rappresenta, senza dubbio, il principale motore del rilancio economico della nostra città e, dall’altro, sarà integralmente pagato dai proventi derivanti dalla sosta”.