“Andate, senza paura, per servire”, ha detto il papa in occasione della messa che ha chiuso la scorsa GMG a Rio de Janeiro nel 2013. La diocesi di Opole ha preparato questo gemellaggio con l’Italia da tre anni. Si è instancabilmente messa a servizio della organizzazione della GMG sfruttando il grande potere del lavoro di squadra. Sono i ragazzi della Pastorale Giovanile locale i veri artefici di questa esperienza di scambio con la diocesi di Reggio Emilia: insieme hanno curato ogni aspetto dell’organizzazione durante l’intera permanenza dei ragazzi nella loro diocesi. Il lavoro dello staff locale è stato silenzioso ma impeccabile, come forza che si sviluppa per il bene.
Dopo cinque giorni passati all’interno delle famiglie polacche, ci si porta a casa il ricordo vivo della bella accoglienza delle comunità parrocchiali che hanno messo a disposizione gratuitamente le loro case per l’esperienza di scambio con la diocesi di Reggio. Ha colpito anche la forte testimonianza di una chiesa presente e giovane, in grado di entusiasmare anche i più scettici e testimoniare una fede forte e sincera. La cura dei dettagli e l’attenzione alle necessità dei singoli sono state percepite dai ragazzi come la dimostrazione di quella gioia che le famiglie hanno provato nello stare insieme in occasione di questo scambio.
Stamattina i ragazzi dell’unità pastorale Santa Maria degli Angeli hanno salutato la comunità che li ha ospitati fino ad oggi. Grande emozione tra i ragazzi e anche tra le famiglie, a riprova del forte legame che, seppur in breve tempo, si e instaurato. I volti si segnano per le lacrime di arrivederci (guai a parlare di addii), ma il cuore è pieno della consapevolezza di avere toccato con mano la vera misericordia, tema di questa GMG.
A raccontare questo sono quindi Luca, Bianca, Laura e Giovanni, chiamati nel pomeriggio a raccontare davanti alle telecamere di Tv2000 la loro esperienza a Opole: “Noi qui siamo arrivati con i ragazzi brasiliani della Bahia con la quale la diocesi di Reggio è gemellata. Per loro, prima della partenza, abbiamo predisposto il meglio della nostra accoglienza. Qui in Polonia le nostre nuove famiglie hanno saputo fare ancora meglio”.
Grande ora, da parte dei ragazzi, è l’attesa per ciò che li attende a Cracovia. L’incontro coi ragazzi degli undici pullman di pellegrini partiti ieri sera da piazzale Europa sarà occasione di confronto sull’esperienza vissuta. Domani mattina primo importante appuntamento per tutti i 1400 pellegrini reggiani: insieme al Vescovo Massimo infatti visiteranno il campo di concentramento di Aushwitz, per una riflessione sui temi più cupi della storia europea contemporanea.