Sospensione immediata dell’attività di ristorazione, sanzione pecuniaria per aver utilizzato manodopera in nero, irregolarità nelle autorizzazioni amministrative e sanitarie, mancato rispetto dei criteri di sorveglianza previsti dalle leggi di pubblica sicurezza. Sono solo alcune delle irregolarità riscontrate dall’Ispettorato del lavoro e dalla Polizia Municipale della Bassa Reggiana nei confronti di una attività di ristorazione con sede nella bassa, ai confini con la provincia mantovana.
Nel corso del sopralluogo è emerso infatti che nel locale venivano impiegati due lavoratori non iscritti nei registri di lavoro obbligatori, che dal settembre 2015 non risultava essere stata fatta alcuna comunicazione in merito all’insediamento dell’attività al Suap competente nè all’Asl di Guastalla per segnalare l’attività di somministrazione di alimenti e bevande che era in corso al momento del sopralluogo. Il locale – gestito da un’associazione – e pubblicizzato anche su sui social (oltre che su Tripadvisor), è stato chiuso e potrà riprendere l’attività solo ed esclusivamente dopo la regolarizzazione delle procedure autorizzative, la regolarizzazione della posizione contributiva ed assicurativa relativa ai dipendenti ed al pagamento di 4mila euro di multa.
Altre sanzioni verranno erogate al termine dei controlli di rito da parte della Polizia Municipale che dovrà anche verificare il rispetto delle norme sulla sorvegliabilità dei locali pubblici stabilita dalle leggi di pubblica sicurezza e la regolarità della posizione contributiva dell’associazione in relazione al pagamento delle tasse sul reddito prodotto.