È stato approvato dalla commissione Bilancio, affari generali e affari istituzionali, presieduta da Massimiliano Pompignoli, con il sì di Pd e Sel e l’astensione di Ln, M5s e Fdi-An, l’articolato del progetto di legge per la fusione dei Comuni bolognesi di Borgo Tossignano, Casalfiumanese e Fontanelice. I relatori del progetto di legge sono Roberto Poli (Pd) per la maggioranza e Daniele Marchetti (Ln) per l’opposizione.
Ciascuna proposta referendaria si compone di due quesiti, quello relativo all’istituzione di nuovo Comune mediante fusione di quelli preesistenti, e quello sul nome del nuovo Comune. Le denominazioni proposte sono Santerno, Valsanterno, Terre del Santerno e Borghi del Santerno.
Borgo Tossignano, Casalfiumanese e Fontanelice si trovano nella Vallata del Santerno e fanno parte, assieme ad altri sette Comuni, del Nuovo circondario imolese. In caso di fusione il nuovo comune, con un’estensione di circa 148 chilometri quadrati, avrebbe una popolazione di 8.746 abitanti. Con decorrenza del primo gennaio 2017 il Comune di nuova istituzione potrebbe contare su un contributo annuale da parte della Regione di 176.000 euro per la durata di quindici anni. Da aggiungere un ulteriore contributo regionale straordinario, in conto capitale, a titolo di compartecipazione alle spese iniziali, pari a 150.000 euro all’anno per un triennio.
Approvato anche un emendamento al progetto di legge, che, come ha spiegato l’assessore al Bilancio, Emma Petitti, “accoglie una richiesta dei sindaci,per garantire l’omogeneità e il rispetto del principio di pianificazione territoriale”. Per Tommaso Foti (Fdi-An) “le motivazioni contenute nell’emendamento ci lasciano perplessi, in particolare quando si parla di ‘modifiche sostanziali’”.
Per Daniele Marchetti (Ln) “è sbagliato proseguire l’iter di fusione di questi Comuni adottando le vecchie regole, la Giunta sta apportando modifiche alla legge quadro sulle unificazioni”.