Incontinenza, prolasso, dolori pelvici cronici e cistite, sono innumerevoli i disagi e le problematiche che investono le donne dopo il parto. Disagi con cui in Italia convivono 6 milioni di donne. All’ospedale di Reggio Emilia per il trattamento di queste patologie sono attivi il Centro di Uroginecologia, l’ambulatorio di Urologia Funzionale e quello di Urodinamica. Operano in prevalenza per favorire la prevenzione e la riabilitazione rispetto a disagi che di frequente si rivelano essere cronici e invalidanti.
Con l’intento di promuovere l’informazione sulle patologie femminili più diffuse, sensibilizzare sulle possibili cure e favorire il progresso nella medicina di genere l’Azienda ospedaliera partecipa alla campagna dal titolo “Donna = Disagio? Mai più!” promossa da Aiug (Associazione italiana di Urologia e Ginecologia). Mercoledì 6 luglio dalle ore 9 alle ore 13 l’ambulatorio di Urodinamica e Urologia funzionale (gruppo di salita 3, 5° piano; percorso blu; stanza 5.032) sarà a disposizione di quante vorranno accedere per raccogliere consigli e materiale informativo. I medici presenti si impegneranno a fare chiarezza sul tema delle disfunzioni dell’apparato uro-genitale e del pavimento pelvico.
“il problema – spiega la dottoressa Maria Biagina De Ramundo, dirigente medico della struttura di Ostetricia e Ginecologia – non è da sottovalutarsi perché le pazienti di frequente ignorano la possibilità di ricevere cure mirate e adottano comportamenti condizionanti nella sfera lavorativa, sociale e sessuale. Inoltre, sottovalutando le principali cause quali la prima gravidanza, le attività sportive o lavorative ad alto impatto fisico o la menopausa, tendono a non informarsi sulle azioni di di prevenzione che ne limiterebbero l’insorgenza”.
All’Arcispedale l’attività di prevenzione e riabilitazione dei disagi uro-ginecologici sono svolte dall’ambulatorio di Uro Ginecologia (primo piano, percorso giallo) e dalla Unità di Urologia Funzionale (quinto piano percorso blu). Nel 2015 sono state eseguite 246 visite uro ginecologiche all’interno delle quali sono stati effettuati 189 esami di urodinamica. Le visite di urologia funzionale (che si occupa anche di problemi maschili) sono state 244 e all’interno di queste sono stati eseguiti 190 esami di urodinamica. L’attività dell’Urologia funzionale è iniziata nel marzo 2014 con una seduta al mese e dal gennaio 2015, in considerazione del numero di richieste, è stata portata a due sedute mensili.
Per incrementare la prevenzione tra le puerpere (donne che hanno appena partorito) al Santa Maria Nuova è in atto dal 2013 un programma che, al momento della dimissione post parto, invita tutte le donne a compilare un questionario e a richiedere, qualora necessario, una rapida valutazione e una precoce riabilitazione. Grazie a questo progetto nel 2015 sono state eseguite oltre 300 prestazioni di riabilitazione a donne che avevano partorito da poco.
Quest’anno per la promozione dell’informazione medica in materia e per diffondere notizie e cultura di prevenzione l’Aiug ha predisposto due nuovi strumenti di comunicazione: il sito www.disagiomaipiu.it e la pagina Facebook (Donna= Disagio? Mai più).
APPROFONDIMENTO: L’INCONTINENZA URINARIA
La continenza richiede l’integrità funzionale dell’ultimo tratto della via urinaria. L’incontinenza si manifesta allorché si verifica una perdita involontaria di urina di entità variabile che può essere causata da danni muscolari o nervosi, infezioni o malattie. Sono fattori di rischio: l’età, le gravidanze, la pluriparità, la menopausa, l’obesità, la pregressa chirurgia sull’utero, la radioterapia, le patologie neurologiche o psichiatriche, le malattie sistemiche, i farmaci.
Le strategie terapeutiche sono sostanzialmente due: una di tipo farmacologico e una di tipo c.d. conservativo. La terapia conservativa prevede particolare attenzione agli stili di vita quindi alla riduzione del peso nelle obese, alla riduzione della caffeina, alla eliminazione della abitudine al fumo, alla correzione della postura, alla cura della stipsi. Sono previste anche terapie c.d comportamentali quali: rieducazione vescicale e minzione a tempo. Gli specialisti hanno messo a punto, inoltre esercizi specifici per il pavimento pelvico tendenti a ridurre il problema.
Nell’ambito della riabilitazione si rivelano efficaci esercizi di chinesiterapia, la elettrostimolazione funzionale e il biofeedback.