GiornataSicurezzaLavoroReggio Emilia celebra la Giornata mondiale della salute e sicurezza sul lavoro con   alcune iniziative di approfondimento e sensibilizzazione su queste tematiche giovedì 28 aprile presso l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. La mattinata è dedicata ad attività di sensibilizzazione per le classi terze, quarte e quinte degli Istituti superiori, nel pomeriggio Res-Scuola edile di Reggio Emilia approfondisce il servizio di aggiornamento per i coordinatori alla sicurezza e i responsabili del servizio protezione e prevenzione (Rspp), mentre la sera è prevista un’attività aperta alla cittadinanza con il Consorzio di bonifica dell’Emilia centrale e lo spettacolo  teatrale ‘Bianco Sporco’.

Alla conferenza di presentazione sono intervenuti Il vicesindaco e assessore al Welfare del Comune di Reggio Emilia Matteo Sassi, insieme al responsabile della Sicurezza, servizio reti e infrastrutture del Comune di Reggio Emilia Stefano Fontanili, il direttore di Res-Scuola edile di Reggio Emilia Claudio Cigarini, Domenico Turazza direttore del Consorzio di bonifica Emilia Centrale, Federico Ricci psicologo del lavoro dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, Rita Panciroli coordinatrice Ifoa/PratiCare la sicurezza e Maria Antonietta Centoducati, attrice di Evocando.

“Questa Giornata mondiale su salute e sicurezza è l’unico appuntamento in città dedicato a questo delicato argomento — ha detto il vicesindaco Sassi — che ancora troppo spesso, purtroppo, diventa notiza di cronaca nei nostri territori. L’andamento dei dati degli infortuni e di chi perde la vita al lavoro è in miglioramento ma, ‘fino a quando ci sarà una morte bianca, ce ne sarà una di troppo’.

“Tanti i soggetti che hanno contribuito a organizzare questa giornata: Res la scuola edile, il Consorzio di Bonifica Emilia centrale, l’Unimore, Ifoa, gli attori e il Comune ha offerto ben volentieri la sua collaborazione. Integrare sguardi e competenze diverse, con le loro funzioni e professionalità, porta un importante valore aggiunto. L’intento, comune a tutti, è quello di trasmettere l’importanza della prevenzione, della capacità di percepire i rischi, di vedere riconosciuti i propri diritti. Si fa tanto, ma mai abbastanza sul fronte della prevenzione”.

Cigarini di Res, dopo aver presentato il programma della giornata, ha illustrato qualche dato: “C’è un calo complessivo degli infortuni sul luogo del lavoro di una certa consistenza, secondo i dati Inail e Istat, fonte di elaborazione della Commissione nazionale dei comitati paritetici territoriali (Cncpt) e Cresme. L’indice degli infortuni nazionale è passato da 36 su 1.000 a 24 su 1.000 dal 2008 al 2014, e gli incidenti mortali sono quasi dimezzati negli ultimi dieci anni. A Reggio Emilia e provincia gli incidenti mortali avvenuti sul luogo del lavoro rientrano in una forbice che va dai 2 ai 4 l’anno.

“Ma ci sono anche altre interpretazioni possibili da considerare — ha precisato il direttore — come il calo dell’occupazione, i problemi di irregolarità, di sottodenuncia da parte del lavoratore. Il fenomeno è complesso da registrare”.

“È ottimo che i numeri siano in calo, ma la riduzione degli infortuni deve portare, nel concreto, a un modo di lavorare migliore — ha aggiunto Turazza — Dalla nostra esperienza quotidiana di lavori e appalti di diverso tipo, il tema della sicurezza deve essere affrontato non solo secondo quanto scritto nelle norme di legge come il Testo unico in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro (decreto legislativo 81 del 2008), ma anche tramite un approccio moderno, produttivo, che coinvolga le giovani generazioni, che riesca a educare e sensibilizzare al problema”.

Ricci ha spiegato che serve anche una figura psicologica nel trattamento di queste tematiche: “Il rischio esiste sempre per il lavoratore, ma la probabilità che si arrivi al danno dipende dal singolo comportamento delle persone, ed è su questo che andiamo ad agire. Reggio Emilia è una delle 30 città italiane che aderiscono all’iniziativa Italia loves sicurezza. La percezione del rischio si forma in età precoce, da qui l’idea di intervenire nelle scuole, coinvolgendo e valorizzando le singole esperienze”.

“Come formatori vogliamo che il nostro lavoro sia efficace e produca risultati — ha detto Panciroli di Ifoa — Faremo una formazione partecipata, con messe in scena e testimonianze, dove chi partecipa è colui che costruisce casi e prova, attivamente, a fornire delle soluzioni”.

È infine intervenuta l’attrice Antonietta Centoducati, che condurrà lo spettacolo serale assieme a Gianni Binelli, accompagnati al piano da Ovidio Bigi: “Bianco Sporco racconta di vite interrotte, di persone che sono rimaste coinvolte in infortuni sul luogo del lavoro, in un’alternanza di storie positive e negative”.