Il 2 aprile 2016 la Consulta Provinciale del Volontariato per la Protezione Civile ha aperto le porte dei magazzini del Centro Unificato di Protezione Civile di Marzaglia (CUP) a sindaci, assessori con delega alla protezione civile, dirigenti e tecnici comunali di protezione civile, coordinatori/responsabili delle organizzazioni di volontariato aderenti alla Consulta Provinciale del Volontariato per la Protezione Civile di Modena e a volontari esperti che si occupano della gestione dei mezzi e delle attrezzature delle organizzazioni stesse per una mattinata di formazione e di dimostrazione sulle procedure e le attività previste dalla pianificazione di emergenza per un ottimale gestione della funzione “mezzi e materiali”.
Inaugurato il 27 settembre 2008, alla presenza dell’allora Capo del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile Guido Bertolaso, il CUP dispone di una centrale operativa per la gestione delle emergenze, dotata di sala radio, strumentazione di monitoraggio in tempo reale delle piogge e dei livelli dei fiumi e di un sistema informatico contenente le banche dati sulle caratteristiche del territorio e delle aree a rischio. Comprende anche un deposito mezzi e attrezzature di oltre due mila metri quadrati e una superficie attrezzata di oltre tre mila metri quadrati, predisposta per ospitare un campo di emergenza. Tutt’intorno un’area verde di circa dieci mila metri adatta per attività formative ed esercitazioni.
– Interamente gestito dai volontari delle 44 associazioni che afferiscono alla Consulta, il magazzino del CUP può contare su un parco di 33 mezzi che appartengono alla colonna mobile della Regione Emilia-Romagna, pronti ad intervenire in caso di emergenza, non solo sul territorio provinciale – dichiara Roberto Ferrari, Presidente della Consulta Modenese.
– Disponiamo inoltre di tutti i materiali necessari per intervenire sulle principali criticità tipiche del nostro territorio, come alluvioni, frane, incendi e terremoti, che mettiamo a disposizione di tutti i volontari e gli amministratori della Provincia, per far fronte alle criticità presenti nei loro Comuni. Da qui nasce l’idea di questo Open Day, che rientra nei tanti progetti di formazione continua portati avanti dalla Consulta – afferma Maurizio Cavazza, uno degli organizzatori della giornata insieme ai tecnici locali della Sede Operativa di Modena del Servizio Protezione Civile e Attività Estrattive Area Est.
Dalla creazione della Consulta, nel 1990, ad oggi, le Associazioni sono passate da 15 a 44, con 2841 volontari iscritti, costantemente impegnati in attività di formazione e di diffusione della cultura del volontariato e sul campo sia durante il verificarsi delle emergenze sia nelle numerose attività di prevenzione (come il monitoraggio degli argini o la sorveglianza antincendio).
– In caso di calamità, ma anche “in tempo di pace” – afferma Francesco Gelmuzzi, funzionario della Regione Emilia Romagna – è determinate l’apporto del volontariato, al quale gli enti pubblici preposti riconoscono uno specifico ruolo, codificato all’interno dei piani di emergenza che prevedono procedure di allertamento e di intervento vincolanti per le associazioni -.
Il Volontariato Organizzato interviene allora in caso di emergenza, in collaborazione con le strutture di primo intervento istituzionali, con proprio specifico ruolo, talora insostituibile.