Sono state due giornate incredibili, quelle che si sono concluse domenica con la fine della manifestazione judoistica organizzata dall’Associazione bibbianese “Uchi Oroshi”. Sabato mattina è arrivato, direttamente dal Kodokan di Tokio, in pratica il cuore del judo, il grande Maestro, conosciuto a livello internazionale per le sue doti umane e non solo tecniche, Utsugi Toshihiro. Il maestro Utsugi, accompagnato dallo staff dell’Uchi Oroshi, è stato ricevuto in Sala del Consiglio dal sindaco, dall’Assessore allo Sport e da una rappresentanza di genitori e piccoli judoka. Dopo il saluto di Andrea Carletti, che ha raccontato Bibbiano ai presenti, immediatamente si è svelato un importante elemento di unione e comunione tra il maestro 8°dan e Bibbiano: il Parmigiano-Reggiano. Ebbene sì, il grande judoka è anche conoscitore ed estimatore del Re dei formaggi ed ha mostrato sincera soddisfazione nel conoscerne “la culla”. Carletti ha ringraziato il maestro Toshihiro per la sua presenza e, con lui, l’Associazione che si occupa di trasmettere valori e tecniche delle arti marziali a Bibbiano. A loro il sindaco ha riconosciuto l’impegno su bambini e ragazzi che, attraverso la pratica sportiva, sperimentano in modo concreto diritti e rispetto delle regole, condividendone il ruolo educativo. Dopo il benvenuto a Bibbiano, Utsugi è giunto al Palazzetto per l’evento “Judogiocando con Mariarosa”, manifestazione, a cui ha presenziato l’Assessore allo Sport Matteo Curti, dedicata ai piccoli judoka (under 12) che si ritrovano ogni anno a Bibbiano, in ricordo di una grande amica dei bimbi, un’operatrice scolastica prematuramente scomparsa, che Uchi Oroshi vuole riportare proprio tra i bambini che tanto ha amato. Un bello spettacolo in cui i valori espressi dal Judo quali la tolleranza, il rispetto per sé stessi, per i propri amici judoka, per gli avversari, per i maestri e per le famiglie vengono ricordati e celebrati in un momento di grande condivisione. Un momento di educazione pedagogica altissimo, perché questi bambini, un domani non lontano donne e uomini, possano diventare portatori sani di principi fondamentali quali accoglienza, fiducia e onorabilità. Domenica, alla presenza dell’Assessore Catellani, tra l’altro cintura nera di Judo, si sono confrontati, poi, gli agonisti, i ragazzi più grandi, confermando, ancora una volta, che il vero successo, nello sport, non si traduce in un numero in vetta alla classifica. Non nella sconfitta di un avversario, bensì nel vivere l’energia positiva e magica che si riesce a creare quando i princìpi e i valori più sani si condividono in un momento di festa.