I Carabinieri della Stazione di Castel d’Aiano hanno arrestato un 31enne italiano, con precedenti di polizia, per violenza privata, violazione di domicilio, minaccia e danneggiamenti aggravati.
Venerdì sera, un 50enne italiano ha chiamato la Centrale Operativa del 112 chiedendo aiuto perché era stato minacciato di morte dal figlio 31enne con cui aveva avuto una discussione per motivi familiari. Tre pattuglie di Carabinieri, provenienti da Porretta Terme, Vergato e Castel d’Aiano si sono dirette velocemente sul posto e ivi giunte hanno trovato il 31enne fortemente agitato, ubriaco e ferito, in compagnia di altre persone. Ricostruendo la dinamica dei fatti, è emerso che intorno alle ore 21:30, il 50enne, dopo aver ricevuto una telefonata intimidatoria da parte del figlio, che vive in un appartamento adiacente al suo, udiva un forte tonfo provenire dall’ingresso. L’uomo andava a controllare e rimaneva impietrito dalla paura vedendo il volto del figlio, sbucare da uno squarcio della porta provocato dallo stesso a colpi d’accetta. Subito dopo, il giovane infilava una mano nel buco e riusciva ad aprire la serratura, trovandosi faccia a faccia col padre che, con un atteggiamento poco rassicurante, invitava ad uscire fuori per risolvere ogni divergenza: “Esci che ti apro!”. Fortunatamente, l’intervento immediato di altri familiari avvisati dall’uomo e dei Carabinieri scongiurava ben più gravi conseguenze. L’accetta, rinvenuta nei pressi dell’abitazione, è stata posta sotto sequestro.
In sede di rito direttissimo, celebratosi sabato mattina nella aule giudiziarie del Tribunale di Bologna, l’arresto è stato convalidato e in attesa della sentenza, posticipata ad aprile per la richiesta dei “termini a difesa”, il 31enne, pentito di quanto accaduto, è stato messo agli arresti domiciliari con l’applicazione del “braccialetto elettronico”.