L’Azienda USL riafferma con forza la garanzia di piena sicurezza per pazienti ed operatori, quale condizione imprescindibile nelle scelte e decisioni di governo del personale che spettano all’Azienda stessa. La rappresentanza Aziendale si è più volte confrontata con le Organizzazioni Sindacali su organici, fondi contrattuali e orario di lavoro, che hanno un quadro normativo nazionale in fase di evoluzione, e che richiedono approfondimenti necessari per un successivo proficuo confronto con le Rappresentanze sindacali.
La copertura del turn over nell’area delle professioni sanitarie e addette all’assistenza registra una percentuale del 27%, che è superiore a quanto avvenuto negli anni precedenti in cui si attestava sul 25%. A questa quota si aggiunge il rientro di circa 30 infermieri dalle Case Residenza Anziani (alle quali oggi l’Azienda rimborsa gli oneri direttamente sostenuti dai gestori come previsto dalle direttive regionali).
La priorità dell’Azienda è sempre stata data alle professioni dedicate all’assistenza, sia per l’area del comparto che della dirigenza. Nessun “supermanager” è stato assunto dall’Azienda USL a scapito di tali risorse. Al contrario, le strutture che pure svolgono crescenti ed essenziali funzioni di supporto all’assistenza, hanno registrato nel corso del 2015 molteplici uscite di dirigenti assegnati ad altri Enti, solo in parte sostituiti con alcuni incarichi a tempo determinato e che, grazie alla ridistribuzione di attività e funzioni, ha determinato un minor costo di personale per l’Azienda di quasi 300.000 euro annui. Sono quindi del tutto infondate le affermazioni di sottrazione di risorse per assumere dirigenti a scapito del personale addetto all’assistenza.