“Finalmente, dopo tre anni di attesa, martedì prossimo 17 Novembre, presso il Tribunale di Modena – sezione Lavoro, dovrebbe arrivare la sentenza del “processo all’Invalsi”. Una docente della Provincia di Modena, S.P. (sostenuta dalla Flc-Cgil) ricorrerà contro il Ministero dell’Istruzione ed i suoi “test a crocette”. Una scelta coraggiosa, pagata con fior di sanzioni e sospensioni, al punto da far temere per la collega ricorrente addirittura il licenziamento. Eppure la docente ha voluto semplicemente seguire sino in fondo e con coerenza la posizione del proprio sindacato, somministrando i test per poi ricorrere contro l’obbligatorietà degli stessi”.
“Il ricorso contro le prove invalsi rappresenta un appello forte alla libertà di insegnamento, mai così in discussione come in questi tempi di “Buona Scuola”. La scelta e la correzione dei compiti in classe è infatti una delle più alte espressioni della libertà d’insegnamento e della discrezionalità della quale è investito ogni docente che deve poter operare nel rispetto dei ritmi di apprendimento e della personalità di ogni singolo ragazzo.
Il sindacato CUB di Modena esprime solidarietà alla docente e fa appello a tutti i sindacati a sostenere questa battaglia contro l’invalsi, che ha aperto la strada all’istituzione del preside-sceriffo, prevista dalla cosiddetta “Buona Scuola”. In realtà, la scuola di Renzi e della Giannini è una pessima scuola, e per questo la CUB ha aderito allo sciopero del sindacalismo di base di venerdì 13 novembre”.
(CUB Modena)