Viene presentato domani, venerdì 13 novembre, alle ore 20.30 al MAF di viale della Rinascita 6/1, il libro “Vandalo” del giornalista milanese Mario Natucci che sarà presente all’incontro. Il volume racconta la storia di un cavallo che fu protagonista anche di tante gare proprio a Finale, dove le corse al trotto sono state per tanti anni uno dei momenti più importanti della Fiera di Santa Croce.
Nato nel 1862, un anno dopo l’Unità d’Italia, Vandalo fu il primo campione capace di entrare nel cuore di un popolo che aveva appena cominciato a essere italiano. Quando calcio e ciclismo erano di là da venire, per merito suo nacque il tifo nazionale e il trotto divenne il primo sport popolare. Vandalo, che batteva i grandi campioni stranieri, che andava a vincere all’estero, fece assaporare l’orgoglio di sentirsi italiani in un Paese che dava pochi motivi o nessuno di esserlo. Scartato da re Vittorio Emanuele II, suo primo proprietario, che lo restituì all’allevatore in quanto indomabile e “inservibile”, Vandalo divenne il re del trotto e vinse trecento corse, anche se ufficialmente ne furono registrate solo duecento su duecentoventisei disputate.. Fu un destino singolare il suo: con lui si chiudeva l’era plurimillenaria del trasporto animale (e della stessa velocità) legata al cavallo e si apriva l’era dei motori. Vandalo rappresentò così una sorta di ideale staffetta fra cavalli e cavalli-vapore, teatro della quale fu quel pezzo di pianura fra Ferrara, Bologna e Modena in cui era, ed è tuttora, forte il culto della velocità. Il libro ha una prefazione di Vittorio Feltri.