I Comuni dell’Appennino Bolognese chiedono interventi per garantire ai disabili l’accessibilità alle stazioni ferroviarieCon una lettera ufficiale inviata alla direzione di Rete Ferroviaria Italiana, gestore dell’infrastruttura ferroviaria, l’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese lamenta che nelle stazioni presenti sul proprio territorio “l’accesso ai treni e parcheggi da parte dei cittadini con handicap o comunque con ridotte capacità motorie” è di fatto impossibile. Il problema è sorto a seguito della eliminazione degli attraversamenti a raso avvenuta negli ultimi anni, a causa della mancata realizzazione di ascensori, montascale o rampe, benché previsti nei progetti.

Di seguito il testo integrale della lettera.

“Nel corso degli ultimi anni i lavori di adeguamento e potenziamento che hanno interessato le stazioni ferroviarie situate nei nostri Comuni lungo le linee Porrettana e Bologna-Prato hanno implicato – in ossequio alle normative vigenti – l’eliminazione degli attraversamenti a raso prima esistenti e la loro sostituzione con sottopassi pedonali per il raggiungimento del secondo binario e/o, in alcuni casi, dei parcheggi di pertinenza.
Purtroppo, l’accessibilità di detti sottopasso ad utenti con disabilità non è possibile in nessuna delle stazioni situate sul nostro territorio. Gli ascensori, pure previsti in diversi progetti, non sono stati realizzati, né sono disponibili mezzi alternativi di accesso quali rampe o montascale.
Ciò pregiudica o addirittura impedisce l’accesso ai treni e parcheggi da parte dei cittadini con handicap o comunque con ridotte capacità motorie.
L’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese ritiene che ciò limiti in modo inaccettabile i diritti dei cittadini e che sia in contrasto con la legislazione vigente e richiede, pertanto, a codesta direzione di definire e comunicare rapidamente un piano di interventi che consenta, in tempi certi e brevi, di porvi rimedio.”