In relazione alla diffida inviata dall’Associazione vittime della caccia si ribadisce quanto comunicato nei giorni scorsi, ovvero che in base al provvedimento cautelare temporaneo adottato dal Tar – nell’attesa di entrare nel merito il 17 dicembre del ricorso presentato da due associazioni anti-venatorie – dopo oltre 20 anni di divieto è ora possibile cacciare la migratoria nei pressi del Passo della Cisa.
Ovviamente, come precisato nel comunicato-stampa del 16 ottobre, ciò vale per quanto di competenza della Provincia di Reggio Emilia ed in particolare del Calendario venatorio provinciale, che era appunto oggetto del ricorso. In materia di regime di protezione della migratoria un passo non è infatti un punto geografico, ma in base alle normative europee – e a caduta quelle nazionale e regionali – è un’area che si estende per un raggio di mille metri dal valico.
Per quanto riguarda il Passo della Cisa, tale raggio per la maggior parte ricade all’interno del Parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, dove ovviamente è e rimane vietata qualsivoglia forma di caccia così come previsto dalle normative nazionali.
La Provincia di Reggio Emilia può regolare l’attività venatoria esclusivamente nella rimanente parte ed è in questa minima area del Passo della Cisa che, attraverso il Calendario venatorio provinciale, da vent’anni aveva vietato soltanto la caccia alla migratoria e non ad ogni specie, come ad esempio il cinghiale.
Il fine del ricorso presentato dalle associazioni anti-venatorie era probabilmente quello di estendere, in questa piccola parte del Passo della Cisa di competenza della Provincia, il divieto di caccia, non limitandolo soltanto alla migratoria. Che il momentaneo risultato ottenuto – ovvero sospendere fino al 17 dicembre l’efficacia del Calendario venatorio provinciale e, dunque, rendere possibile la caccia alla migratoria – sia in effetti paradossale è fuor di dubbio, ma di ciò non può essere certamente essere ritenuta responsabile la Provincia di Reggio Emilia.
Avvocato Alessandro Merlo, Ufficio legale della Provincia di Reggio Emilia
Passo Cisa, di nuovo consentita la caccia alla migratoria