“Situazione di stallo e di estrema incertezza per i 32 lavoratori delle aziende Ossidan e Rimas di San Cesario sul Panaro che hanno cessato l’attività a inizio settembre.
Dopo il decesso di uno dei soci, che si è tragicamente tolto la vita, erano state date rassicurazioni, anche attraverso l’associazione di rappresentanza Confimi, che il confronto con il sindacato sarebbe ripartito sulle tante questioni ancora aperte. Ma da 15 giorni a questa parte, Fiom/Cgil e lavoratori non hanno più avuto alcuna notizia e sono lasciati nella totale incertezza sia per le spettanze che ancora devono ricevere, sia sul futuro delle aziende.
Per avere risposte e per chiedere di far ripartire il confronto con l’azienda e con Confimi, lavoratori e sindacato manifesteranno perciò domani martedì 20 ottobre dalle ore 11 alle 12.30 davanti al Municipio di San Cesario (piazza Roma, 2), chiedendo l’intervento anche dello stesso sindaco.
I lavoratori chiedono certezze sulle spettanze arretrate, visto che manca ancora il pagamento del mese di agosto e parte del mese di settembre. Nel caso poi dei 13 lavoratori di Rimas, dal 12 ottobre non hanno più l’ammortizzatore sociale, non possono rientrare al lavoro visto che l’azienda è chiusa, e neppure fare domanda di disoccupazione.
Per i lavoratori di Ossidan, l’ammortizzatore sociale è in essere per un altro anno, fino a settembre 2016, ma non avendo l’azienda firmato la documentazione necessaria, alcuni lavoratori che hanno chiesto l’anticipo alle banche, non riescono ad ottenerlo”.
(Fiom/Cgil Castelfranco Emilia)