Si è tenuto oggi a Parma il convegno “Ridurre il rifiuto e recuperare materia, per un’economia circolare” e la premiazione della VIII edizione di “Comuni Ricicloni dell’Emilia-Romagna”, edizione regionale della storica iniziativa nata nel 1994 a livello nazionale, che premia i migliori risultati conseguiti nel 2014 dalle amministrazioni comunali in tema di gestione dei rifiuti urbani.
Nel corso della mattinata, oltre alla premiazione dei Comuni modello nella gestione rifiuti, sono stati approfonditi principali cardini dell’economia circolare, un modello economico che pone al centro la sostenibilità del sistema, dove tutte le attività, a partire dall’estrazione e dalla produzione di beni materiali, sono organizzate in modo che non ci siano prodotti di scarto e le materie siano, viceversa, costantemente riutilizzate.
I risultati delle amministrazioni premiate oggi – sottolinea Legambiente – smentiscono gli assunti di tecnici e amministratori che, solo pochi anni fa, definivano impossibili ed economicamente inattuabili risultati di raccolta differenziata del 60-70%. Se allora il porta a porta era praticamente sconosciuto in regione, oggi, grazie ad alcune scelte virtuose di amministratori pionieri che hanno sfidato quell’ ”assunto culturale”, sono 19 le amministrazioni sopra il 75% di RD, e 92 quelle che vanno oltre il 65%, con ben 43 comuni che smaltiscono meno di 150 kg/abitante all’anno (la media regionale è di oltre i 270 kg/ab – era di 380 kg/ab solo nel 2008). Purtroppo il processo in corso è fortemente in contraddizione con le indicazioni nazionali contenute nello Sbloccaitalia e le scelte delle grandi multiutility locali in termini di impianti di smaltimento.
Fare l’edizione regionale di quest’anno a Parma ha un valore simbolico rispetto ai cambiamenti in atto. Questo territorio, infatti, è stato tra i primi a sperimentare la modalità del porta a porta (vale la pena ricordare che Fidenza, primo in classifica da quasi un decennio nei comuni sopra i 25.000 abitanti, è stato obiettivo di numerose critiche), e appartengono a questa provincia i primi comuni che hanno superato le soglie del 70- 80%, assieme all’isola felice di Monte San Pietro nel bolognese.
Secondo il dossier di Legambiente, la diffusione della raccolta domiciliare non è esclusivamente una questione di risultati ambientali, ma una scelta con un preciso risvolto economico ed occupazionale per il territorio regionale, stimabile in almeno 1000 nuovi posti di lavoro nel settore. I dati si basano sull’aumento di occupazione riscontrato presso alcuni dei gestori che effettuano la raccolta dei rifiuti sul territorio regionale, a seguito dell’avvio della raccolta Porta a Porta. Per fare un esempio, solo nel Comune di Parma il numero di addetti alla raccolta è aumentato di 50 unità dopo l’avvio del porta a porta.
Maggiori percentuali di raccolta differenziata comporterebbero, inoltre, un aumento dell’occupazione anche nelle imprese della filiera del riciclo. Da stime dell’associazione, anche in questo settore l’incremento potrebbe raggiungere almeno le 200 unità.
Tra i premiati nella categoria dei Comuni sopra i 25.000 abitanti troviamo, per il quarto anno consecutivo, Fidenza (PR) che registra il minor quantitativo di rifiuti totali smaltiti, seguito da Casalecchio Reno (BO). San Giovanni in Persiceto (BO) vince invece la classifica per la maggior percentuale di raccolta differenziata; Piacenza conferma il primo posto per la miglior raccolta differenziata della carta e Riccione (RN) quello per la maggior quantità di organico raccolto.
Nella categoria dei Comuni tra 5000 e 25000 abitanti, si aggiudica ben due primati Medolla (MO) con meno di 70 kg/abitante a smaltimento e l’86% di raccolta differenziata, seguito da Monte San Pietro (BO) per minor smaltimento. Gattatico (RE) e Bellaria – Igea Marina (RN) sono premiati invece per la miglior raccolta differenziata rispettivamente della carta e dell’organico.
Medolla, come Comune con minor smaltimento assoluto in regione, si aggiudica inoltre il voucher premio di Second Life, per il ritiro di una lavatrice rigenerata da donare ad una Associazione del territorio.
Tra i Comuni sotto i 5000 abitanti, il doppio primato per minor quantitativi smaltiti e maggior percentuale di raccolta differenziata va a Mezzani (PR), con Voghiera (FE) secondo per minor quantitativi di rifiuti a smaltimento. Vigolzone (PC) e Mirabello (FE) vincono rispettivamente le classifiche per miglior raccolta differenziata della carta e dell’organico.
Per la prima volta viene premiato un capoluogo di provincia: Parma infatti riceve il premio come primo Comune sopra i 150.000 abitanti ad aver superato il 65% di raccolta differenziata. Un risultato eccezionale che merita un riconoscimento, e su cui incide ancora il peso di un livello di accettazione non omogeneamente condiviso dalla cittadinanza, a cui dovrà essere dedicata la necessaria attenzione.
Le menzioni speciali del Consorzio Ricrea per la miglior raccolta dell’alluminio, e di Fater per la miglior raccolta differenziata dei pannolini vanno rispettivamente a Fontanellato (PR) e Budrio (BO).
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