pietra_bismantovaI carabinieri della Stazione di San Polo d’Enza sono stati impegnati per alcune ore, assieme ai colleghi di Castelnovo Monti, nelle ricerche di un’aspirante suicida che in realtà si era inventata tutto con il fine di far attirare verso di se maggiori attenzioni da parte del nuovo fidanzato. Quest’ultimo, un 39enne abitante in un comune dell’Appennino reggiano, ha ricevuto via whatsApp, gli intenti suicidi della donna che per rendere più incisiva l’intenzione non ha esitato a inviare sullo smartphone del fidanzato l’immagine della Pietra di Bismantova, località turistica nota anche per essere teatro di numerosi altri gesti estremi.

L’allarme al 112 dei Carabinieri è giunto l’altro pomeriggio poco dopo le 17,00 ad opera dello stesso fidanzato sconvolto dalle intenzioni della donna, una 37enne reggiana. Per tale motivo è stato  immediatamente mobilitato un complesso dispositivo di soccorso sviluppatosi soprattutto attraverso la perlustrazione dell’aspro territorio montano. Dopo aver percorso i vari sentieri della Pietra e raggiunta la sommità dell’altura, i carabinieri accertavano l’assenza della donna che veniva quindi ricercata in ambito familiare e nella sfera delle sue frequentazioni, anch’esse senza esito. Veniva pertanto effettuata la georeferenziazione dell’apparecchio cellulare in uso alla donna la quale conduceva i Carabinieri di San Polo d’Enza dritti verso l’abitazione di questa, che in realtà si trovava tranquillamente a casa.

Alle contestazioni mosse dai militari la donna negava i suoi intenti che tuttavia venivano confermati dai dati ancora contenuti sull’applicativo whatsApp del suo telefonino. Alla luce di quanto accertato la 37enne veniva denunciata alla Procura reggiana con l’accusa di procurato allarme.