Parere positivo, con il sì di Pd e Sel e l’astensione di Ln, M5s e Fdi-An, della commissione Politiche per la salute e politiche sociali, presieduta da Paolo Zoffoli, alla rimodulazione delle risorse per la realizzazione della Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza (Rems) di Reggio Emilia, prevista dopo la chiusura dell’Ospedale psichiatrico giudiziario.

“Relativamente all’intervento- hanno riferito i tecnici della Giunta- viene rideterminato il numero di posti letto, che passa da 40 a 30. Viene conseguentemente rideterminato il costo complessivo della struttura, che passa da 7.356.880 euro a 6.200.000 euro (di cui 5.890.000 euro a carico dello Stato e 310.000 euro a carico della Regione), determinando risorse residue statali pari a circa 1.100.000 euro, da utilizzare per le strutture a media e bassa intensità per l’accoglienza di persone cui sia applicata la misura di sicurezza non detentiva (10 posti letto a Bologna e Parma)”.

Pur rimarcando, con il superamento degli Opg, l’impegno della Regione nel raggiungimento dell’obiettivo di una assistenza qualitativamente elevata, Giuseppe Paruolo (Pd) ha manifestato “preoccupazione, alla luce dei recenti accadimenti, per le condizioni di sicurezza nelle nuove strutture”. Occorre, ha concluso, “trovare un punto di equilibrio tra assistenza e sicurezza, per rassicurare operatori, pazienti e famiglie”.

Gabriele Delmonte (Ln), sempre sullo stesso argomento, ha chiesto di “rafforzare le misure di sicurezza, reinvestendo i fondi risparmiati”, rimarcando che “l’obiettivo non è stato raggiunto, gli operatori non sono tutelati”. Infine, ha domandato alla Giunta “informazioni sulle modifiche nel progetto”.

I tecnici hanno riferito che “la struttura sarà di dimensioni minori, passando da 3.760 a 3.000 metri quadri, e quindi più facilmente controllabile”, hanno inoltre sottolineato che “verrà analizzata attentamente ogni indicazione pervenuta dai soggetti interessati, per valutare ogni problematica”, al fine di “raggiungere gli obiettivi dettati dalla normativa”.

Tommaso Foti (Fdi) ha presentato un emendamento chiedendo un maggiore coinvolgimento, sulla materia, della commissione assembleare competente. L’emendamento, come anticipato da Marcella Zappaterra (Pd), è stato accolto dalla maggioranza.