“Verna” e “Inallettabile” sono nomi di semi di antiche varietà di grano. Domenica 18 ottobre alle 11 saranno lanciati in grembo alla terra del podere agricolo di Villa Sorra, nelle campagne di Castelfranco Emilia in località Gaggio, affidato alle cure dell’Istituto Spallanzani e dei suoi studenti. Con la semina collettiva dei grani antichi, infatti, riparte il percorso partecipato “Pane a Villa Sorra”, ideato dai Musei civici di Modena con l’associazione Xvs Per Villa Sorra, Slow Food e altri partner. E al termine del secondo anno di attività, che ha già portato a sfornare e presentare a Expo il primo “Pane di Villa Sorra”, buono e naturale, si punta all’obiettivo del secondo raccolto per una nuova infornata di pane e di cultura dell’alimentazione.
Nella cornice architettonica e paesaggistica di rara bellezza di Villa Sorra, per il secondo anno vengono infatti sviluppati, con il percorso partecipato, i temi dell’alimentazione e quelli del recupero delle pratiche produttive rispettose dell’ambiente, attraverso il ciclo di coltivazione del grano e le successive fasi di produzione della farina e del pane. Insieme, è allestita una mostra visitabile fino all’1 novembre che, attraverso oggetti appartenenti alla raccolta della Vita contadina dei Musei civici, immagini e video, illustra le tecniche tradizionali per la coltivazione del grano e la produzione domestica del pane.
Il programma di domenica 18 ottobre incomincia alle 10 in piazzetta della Scuderia, con l’apertura del Mercato della Terra e la partecipazione di Gabriele Serafini del Forno Baracca (che produce, prepara e cuoce il Pane di Villa Sorra).
Alle 11 prende il via la semina collettiva dei grani antichi, a cui sono inviati tutti i cittadini e le famiglie con i bambini. L’attività è accompagnata dalle musiche antiche e popolari della “CooperaPiva”, un trio di suonatori di Piva emiliana che hanno rimesso la sacca sotto il braccio e stringendola al petto danno fiato alle canne. Tutto si svolgerà come in una allegra festa di campagna di una volta e, sottolineano i suonatori, nessuno tornerà a casa “con le pive nel sacco”.
Alle 13, infatti, nella piazzetta della Scuderia si allestisce il “Pranzo Bio” preparato dal Mercato della Terra con i prodotti biologici in vendita al mercato stesso.
Le attività pomeridiane incominciano alle 15 con un appuntamento condotto da Piero Negroni, che porterà il pubblico alla scoperta delle mele antiche. Alle 15.30 parte la visita guidata “La delizia dei Sorra”, che mostrerà ai partecipanti la Villa e i suoi esterni, il Casello e la Ghiacciaia. Un’altra visita guidata, condotta come la prima da Guide turistiche autorizzate, farà scoprire il Giardino Romantico. Si chiude in musica alle 16.30 con il Patrizia Gibertoni Quartet in concerto.
Un weekend tutto dedicato all’archeologia, quello di sabato 17 e domenica 18 ottobre, con iniziative della rassegna “Metti l’autunno in museo” in programma tra Palazzo dei Musei e il Parco Museo all’aperto della Terramara di Montale.
Sabato 17 alle 17, nella Sala dell’Archeologia dei Musei civici di Modena, al terzo piano del Palazzo di largo Sant’Agostino, gli interessati potranno incontrare un esperto d’eccezione. Giuseppe Zecchini, docente di storia romana all’Università Cattolica di Milano, membro del Consiglio direttivo dell’Istituto Italiano per la Storia Antica e autore di numerosi saggi storici tra cui “Le guerre galliche” (Carocci 2009), parlerà sul tema “Conquista e riconquista romana della Cisalpina”. L’occupazione della Gallia Cisalpina da parte dei Romani è stato un processo durato quasi tre secoli. La necessità di nuove terre e l’incursione dei galli Gesati in Etruria nel 226 a.C. spinsero i Romani a intraprendere la colonizzazione della valle del Po. Le ragioni della conquista sono da ricercare, oltre che in motivazioni economiche e strategiche, anche in implicazioni religiose e nel “metus”, la paura che le popolazioni galliche suscitavano nell’immaginario del popolo romano.
L’incontro è organizzato in collaborazione con l’associazione “Mutina Boica – Rievocazione Storica”.
Al Parco di Montale, invece, nell’ambito del progetto “Terramare e ambiente: un modello sostenibile?”, domenica 18 ottobre, a ingresso gratuito in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, si parlerà di “Mangiare e bere nelle terramare” attraverso i reperti collegati: resti di semi e frutti, ossa di animali, attrezzi agricoli e vasellame. Le visite guidate saranno accompagnate da un laboratorio di cucina creativa: “Archeojunior Masterchef” (consigliato per bambini dai 3 ai13 anni) chiama i partecipanti a guarnire il pane con i sapori delle terramare: miele, marmellata, formaggi e frutta secca. La mostra “Dalla terra(mara) alla tavola” è allestita al Parco museo della Terramara di Montale fino al 25 ottobre.
Il 24 ottobre, all’ex-Oratorio del Palazzo dei Musei di Modena, si svolgerà la conferenza a tre voci “La fine delle terramare: fra cambiamento ambientale e crisi di un modello economico e sociale”. Ne parleranno gli esperti Andrea Cardarelli, Mauro Cremaschi e Anna Maria Mercuri.