Sviluppare sistemi alimentari sostenibili e sicuri per garantire cibo sano e accessibile a tutti in un quadro d’azione basato sulla giustizia sociale. È questo l’obiettivo dell’Urban food policy pact, l’accordo che giovedì 15 ottobre sarà sottoscritto a Milano, in occasione di Expo, dai sindaci e dai rappresentanti di cento città di tutto il mondo. Insieme a Modena, rappresentata da Simona Arletti, presidente della rete Città sane e delegata dal sindaco Muzzarelli per la firma, sottoscriveranno il patto città come Mosca, Dakar, Barcellona, Bruxelles, Dubai, Atene, mentre tra le italiane ci saranno Milano, Genova, Torino, Bologna, Foggia, Venezia, Udine. La giornata dedicata all’Urban food policy pact si aprirà alle 10, con un incontro a Palazzo Marino intitolato “Salute e alimentazione nelle città: dalle buone pratiche alle buone politiche”. In programma un intervento di Andrea Segrè, presidente del Centro agroalimentare di Bologna, sul tema “Agricoltura, salute e sostenibilità nelle città intelligenti”. Di seguito saranno presentati il progetto “Gluten friendly”, basato su un procedimento che modifica il glutine scongiurando l’intolleranza dei celiaci, e alcune buone pratiche delle città della rete Città sane.
“Cento sindaci provenienti dalle città di tutto il mondo firmano un patto per rendere le politiche alimentari urbane più sostenibili e ci sarà anche Modena, insieme a diverse città della Rete Città Sane”, commenta Simona Arletti, che prosegue: “Come Comune e come Rete vorremo portare all’interno della cornice di Expo un’’idea di salute e sostenibilità di cui le città possono essere protagoniste, se hanno il coraggio di rivedere le proprie strategie sull’alimentazione, a partire da come si pratica l’agricoltura anche in città e da come si distribuisce il cibo in modo equo, fino all’educazione alimentare come ‘farmaco’ senza controindicazioni”.
La firma del Patto avverrà nel pomeriggio a Palazzo Reale, durante una cerimonia alla quale parteciperanno i sindaci di Milano, Barcellona, Mosca e Dakar, il ministro dell’Agricoltura Martina e rappresentanti della Fao e dell’Unione europea. Il giorno successivo, venerdì 16 ottobre, le città firmatarie incontreranno Ban Ki-Moon all’interno dell’assemblea della Fao.
La sottoscrizione dell’Urban food policy pact impegna le città firmatarie a sviluppare sistemi alimentari urbani più sostenibili attraverso una serie di azioni che prevedono di favorire la collaborazioni tra i servizi comunali nell’allineare le politiche che si riferiscono all’ambito alimentare; mappare e valutare le iniziative locali per trasformare le migliori pratiche in programmi alimentari; contrastare le malattie associate a diete inadeguate e all’obesità anche attraverso la promozione di diete sane e sicure e l’attuazione di strategie incentrate sulle persone a favore di stili di vita sani e dell’inclusione sociale; utilizzare trasferimenti di cibo e denaro e altre forme di tutela sociale per garantire l’accesso al cibo sano da parte delle fasce più vulnerabili della popolazione; promuovere e consolidare l’agricoltura urbana e periurbana; sostenere le filiere alimentari corte; aumentare la consapevolezza sugli sprechi e gli scarti alimentari, attraverso interventi e campagne mirate, per prevenire gli sprechi e favorire il recupero e la ridistribuzione di alimenti sicuri.