GandolfiUn’emozione unica, indescrivibile a parole. La serata di venerdì scorso è davvero un momento da ricordare, non solo per la comunità di Bibbiano ma per la musica italiana. Il Teatro Metropolis ha ospitato, in anteprima, la proiezione del film-documentario, realizzato dal regista Nicola Nannavecchia, sulla vita del maestro Paolo Gandolfi. E’ la storia dell’Artista e della sua carriera brillante che appassiona, quella dell’Uomo che emoziona e rapisce, tra passato, presente e futuro. In entrambe emerge il grande amore per la Musica. A cominciare da quella dei violini di Santa Vittoria, che lo hanno iniziato, bambino, allo studio e all’esercizio musicale, per  diventare, negli anni ‘cinquanta, campione mondiale di fisarmonica, arte che lo conduce al sodalizio e alla grande amicizia con Richard Galliano, considerato il fisarmonicista più completo e famoso del mondo. Gandolfi rappresenta con orgoglio un genere musicale che benissimo esprime le tradizioni e la cultura del nostro territorio e con altrettanto orgoglio ricorda le sue origini contadine. Nato a Vezzano e subito trasferito a Bibbiano, Gandolfi non ha mai dimenticato il paese che gli ha saputo trasmettere, grazie ad una tradizione musicale di grande valore, passione ed impegno. Qualità che il maestro Gandolfi, che ha calcato le scene e i palchi del mondo, ancora incarna con umiltà e apertura non comuni e che esprime in modo sublime nella sua vocazione all’insegnamento ai giovani, a cui principalmente il film è rivolto. A testimonianza della stima e del riconoscimento della comunità bibbianese nei confronti dell’Uomo e dell’Artista, proprio venerdì si è svolta la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria di Bibbiano, decisa all’unanimità dal Consiglio Comunale il 30 settembre scorso. A questo proposito Andrea Carletti, sindaco di Bibbiano, dichiara: “Si tratta del giusto riconoscimento ad un grande artista, per le emozioni che ha saputo e sa trasmettere con la sua musica, ma anche alla persona, all’Uomo che, nonostante il grande successo, ha sempre mantenuto una grande umiltà, un forte legame con la sua terra ed un evidente rispetto e amore per i giovani, ai quali si è dedicato con l’ insegnamento. Il suo esempio testimonia che il talento, da solo, non è sufficiente, ma va accompagnato da una grande passione, determinazione ed impegno. La cittadinanza a Gandolfi rappresenta una tappa importante nel progetto culturale di riscoperta e valorizzazione della tradizione musicale bibbianese”. Il documentario, che è stato girato tra il 2013 e il 2014 in Italia, Francia, Canada e Brasile, ha ricevuto il sostegno della Provincia di Reggio, della Regione Marche, dei Comuni di Bibbiano, Castelnovo Monti, Castelfidardo, e del Consorzio del Parmigiano Reggiano. La Regione, attraverso la Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo, ha sostenuto il tour di anteprime in collaborazione con l’Associazione Filef di Reggio Emilia, l’Associazione Emilia-Romagna di Parigi, l’Associazione Emilia-Romagna di Montréal, l’Associazione fisarmonicisti del Brasile.