Un contributo concreto alla formazione delle nuove generazioni: circa 180 studenti nei prossimi tre anni trascorreranno due mesi all’anno all’interno delle sedi emiliano-romagnole del Gruppo Hera, svolgendo attività concrete su processi reali di lavoro affiancati dal personale della multiutility. È questo l’obiettivo del protocollo d’intesa tra Hera e Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna, che attiveranno nei prossimi mesi progetti di alternanza scuola-lavoro sulla base delle indicazioni contenute nella recente riforma della scuola.
L’accordo, siglato stamattina presso la sede bolognese di Hera, raccoglie infatti le novità contenuta nella legge, che prevede il potenziamento di iniziative di questo tipo, mirate ad avvicinare i ragazzi delle superiori al mondo del lavoro dando loro la possibilità di fare esperienza sul campo e mettere a frutto quanto si studia in classe.
In tutte le province emiliano-romagnole servite dalla multiutility (Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Ravenna, Rimini) verranno attivati con le scuole, in particolare con le classi terze e quarte degli istituti tecnici, 180 percorsi di alternanza scuola-lavoro e stage estivi. Tecnici e manager Hera faranno da tutor, definendo insieme agli insegnanti percorsi specifici che consentano agli studenti di rafforzare e integrare le competenze già apprese a scuola attraverso esperienze professionali in azienda. Un’iniziativa in linea con i continui investimenti dell’azienda sul cosiddetto “capitale umano”, cioè le persone e le loro capacità, vero patrimonio del Paese così come di Hera.
Per quest’anno scolastico i percorsi attivati da Hera coinvolgeranno 60 studenti iscritti nelle varie province ai seguenti indirizzi di studio: amministrazione finanza e marketing (a Bologna e Ferrara), sistemi informativi aziendali (Bologna, Ferrara, Ravenna), elettronica elettrotecnica chimica e materiali ed energia (in tutte le province), biotecnologie ambientali (Bologna e Forlì-Cesena), informatica (Bologna).
I progetti di alternanza scuola-lavoro si terranno soprattutto nel secondo quadrimestre e avranno durata per ogni studente dalle 160 alle 200 ore all’anno. Gli stage estivi partiranno da un minimo di 160 ore e verranno svolti tra giugno e agosto 2016. I percorsi seguiranno una metodologia basata sull’integrazione tra le competenze lavorative e quelle dei piani didattici degli istituti. Si svolgeranno presso le sedi aziendali del Gruppo Hera e saranno basati, dunque, sia sulle conoscenze acquisite a scuola dagli studenti che sui reali processi di lavoro.
Tutte le attività verranno monitorate e sono previsti momenti di valutazione, finalizzati alla crescita dei ragazzi. Al termine del progetto verranno rilasciate da Hera le certificazioni delle competenze tecnico-professionali acquisite, in linea con gli standard europei. Questo, per permettere agli studenti di poter affacciarsi al mondo del lavoro con un curriculum già ricco di esperienze pratiche, oltre a quelle teoriche. Un punto di forza che potrà aiutarli nella ricerca di un impiego in una società sempre più competitiva ed esigente, o nell’orientarsi verso scelte formative precise per il loro lavoro, per esempio il tipo di università.
Le scuole interessate possono inviare candidature e proposte di progetti entro il 23 ottobre all’indirizzo mail di posta elettronica alternanza@pec.gruppohera.it. Maggiori informazioni si possono reperire sul sito dell’Ufficio Scolastico Regionale (www.istruzioneer.it) o su quello di Hera (www.gruppohera.it/alternanza).
L’iniziativa, inoltre, integrerà i percorsi didattici curricolari ed extracurricolari del progetto “Hera ti insegna un mestiere…a scuola”, che l’azienda mette in campo da tre anni e che prevede sessioni didattiche con il supporto di personale tecnico-professionale Hera, sia in aula che presso gli impianti del Gruppo, in vista della preparazione dei tecnici del futuro.
“Mettere a disposizione degli studenti il sapere, le competenze e la professionalità con cui serviamo ogni giorno più di 4 milioni di cittadini è per Hera una grande opportunità e una fonte di orgoglio. Da un lato, contribuiamo a formare i tecnici del futuro offrendo loro una chance in più per farsi valere nel mondo del lavoro. Dall’altro, è per noi una sfida: il momento in cui trasmettiamo ai giovani il nostro know-how è un’occasione per riflettere sul nostro lavoro e migliorarlo” ha commentato Tomaso Tommasi di Vignano, Presidente Esecutivo del Gruppo Hera. “La nostra azienda, inoltre, crede fermamente nel capitale umano e da sempre investe sul passaggio di conoscenze. Nelle scuole, dalle materne alle superiori, da anni siamo attivi con progetti di educazione ambientale, ora completiamo il nostro contributo formativo con iniziative innovative di alternanza scuola-lavoro. E a garanzia di un investimento continuo sulle persone, in particolare sui giovani, stiamo provvedendo quest’anno a oltre 200 assunzioni, tra cui un centinaio di tirocini”.
“L’alternanza scuola-lavoro è essenziale per tradurre in esperienze le conoscenze apprese in aula. Solo così le conoscenze possono divenire competenze. Altrimenti non possono che rimanere conoscenze inerti, inutili per la crescita umana e professionale della persona. Fare crescere le competenze dei diplomati ai fini della loro spendibilità sul mercato è un obiettivo importante. Ma non solo di questo si tratta: l’alternanza scuola- lavoro consente di rendere sensato e compiuto ogni percorso scolastico. Il fatto che Hera abbia deciso di sostenere questi percorsi testimonia la volontà condivisa di istituzioni e aziende di porre in essere progetti che favoriscano lo sviluppo formativo degli studenti e, al contempo, la crescita occupazionale del territorio” ha dichiarato Stefano Versari, Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna. “Il modello proposto si sviluppa sulle esperienze pregresse di Hera con gli istituti scolastici, che hanno già dato i loro frutti, ed è coerente con le recenti innovazioni legislative e con le attività svolte dall’Ufficio Scolastico Regionale. Un progetto, dunque, che rappresenta un esempio virtuoso e che può aspirare a diventare un riferimento su scala nazionale”.