A vent’anni dalla scomparsa di Sergio Atzeni (1952-1995), le Università di Bologna e di Leeds (UK), in collaborazione con la Cineteca di Bologna, organizzano “Sergio Atzeni e le voci della Sardegna”: due giorni di dibattiti ed eventi artistici dedicati al grande scrittore e intellettuale sardo. L’importanza della sua opera letteraria merita di essere celebrata e studiata in un convegno che riconosca e approfondisca la complessità e la statura del suo lavoro, la feconda ricchezza delle sue influenze sulla cultura sarda contemporanea, la sua posizione nella letteratura italiana e nel panorama internazionale. Studiosi, giornalisti, editori, scrittori, registi, operatori culturali si avvicendano nelle sessioni accademiche per offrire nuovi spunti di lettura e approfondimenti: dai romanzi maggiori ai racconti e alle poesie, da questioni di poetica all’ideologia, i relatori indagano le sfaccettature della figura di Atzeni come scrittore controcorrente ma di sicuro prestigio nel campo della narrativa italiana di fine secolo, oltre che anticipatore e promotore del molteplice rinnovamento culturale della Sardegna negli anni Duemila. Gli eventi si svolgono a Bologna, città che ha un rapporto speciale con la cultura sarda contemporanea ed è stata per molti scrittori, musicisti, registi e intellettuali sardi un luogo di formazione e di crescita. Anche Sergio Atzeni, che si è rivelato al pubblico nazionale sulla rivista bolognese “Orient express”, ha poi vissuto in Emilia, benché non a Bologna, una fase importante della sua vita. Il convegno si terrà presso il Dipartimento di Filologia classica e Italianistica e vedrà la partecipazione di studiosi provenienti soprattutto dalle università sarde di Cagliari e Sassari e da quella di Bologna, ma anche dalle università di Parma e di Pisa e dalla Scuola Normale di Pisa.
La dimensione internazionale è garantita dalla collaborazione con l’Università inglese di Leeds. Il programma del convegno è completato da due tavole rotonde. La prima, nel pomeriggio del 23, mira a presentare e discutere alcune novità bibliografiche di critica atzeniana. La seconda, che chiuderà il convegno nel pomeriggio del 24, si annuncia di particolare interesse, in quanto vedrà la partecipazione di Ernesto Ferrero, direttore uscente del Salone del Libro di Torino e del giornalista Stefano Salis, del “Sole 24 ore”, che dialogheranno intorno al ruolo pubblico di Sergio Atzeni come scrittore, giornalista e intellettuale. Le due serate sono dedicate al lascito atzeniano nel campo delle arti: il 23, dalle 19.30, nelle aule di via Zamboni si avvicenderanno l’attrice Marta Proietti Orzella in un’interpretazione de “Il quinto passo è l’addio”, il corto “Sergio Atzeni, scrittore” di Peter Marcias, e un reading di ispirazione atzeniana con la partecipazione di Francesco Abate, Alberto Bertoni, Marcello Fois, Loriano Machiavelli, Alberto Masala, Flavio Soriga, Paola Soriga, Simona Vinci. Il 24, dalle 17.15 in poi, alla Cineteca di Bologna, alla proiezione de “Il figlio di Bakunìn” e di “Bellas mariposas” si accompagnano i dibattiti con i registi Gianfranco Cabiddu e Salvatore Mereu.
Il programma completo dei lavori è disponibile anche sul sito https://eventi.unibo.it/convegno-atzeni-bologna2015. Per informazioni: ficlit.convegnoatzeni2015@unibo.it, o contattando gli organizzatori: giuseppe.ledda@unibo.it e g.sulis@leeds.ac.uk.