Manuzio-dipinto-BernardinoLoschiIl magistero di Aldo Manuzio – tipografo, editore e umanista – e, insieme, il libro come depositario di arti e di saperi. A 500 anni dalla sua morte, la biblioteca Delfini di corso Canalgrande 103 lo celebra con iniziative e laboratori in occasione del festivalfilosofia 2015 sul tema “ereditare”. Da venerdì 18 settembre, infatti, la più importante biblioteca civica cittadina ospita “Materiali e saperi delle arti del libro” con un’installazione multimediale e due laboratori che prendono spunto dalla stampa a caratteri mobili, ancor oggi praticata da artigiani del libro contemporaneo ad alto tasso di manualità. Visite e partecipazione ai laboratori sono liberi e gratuiti.

A condurre l’esperienza saranno “artigiani” dell’arte tipografica (Officina Typo, Bunker, Bottega dei Gozzi), che faranno sperimentare ai partecipanti le fasi di produzione di un piccolo libro, prezioso per tecnica e materiali.

Il progetto è di Francesco Ceccarelli (Studio di grafica Bunker), Rossella Ruggeri e Paolo Tinti (Università degli Studi di Bologna). L’allestimento è di Alessandro Manfredini e Francesca Sorgato; video di Francesco Botti e Mirco Marmiroli.

Aldo Pio Manuzio, Aldus Pius Manutius in latino (nato Bassiano in Lazio tra il 1449 e il 1452 – morto a Venezia il 6 febbraio 1515), è ritenuto il maggior tipografo del suo tempo e il primo editore in senso moderno. Legato anche ai principi di Carpi Alberto e Lionello Pio, introdusse numerose innovazioni che hanno segnato la storia della tipografia fino ai nostri giorni.

Nelle tre giornate del festival, l’installazione è visitabile nella sala conferenze della biblioteca dalle 9 alle 19.

I laboratori per adulti si svolgono da venerdì a domenica dalle 16 alle 19, mentre quelli per bambini dalle 10 alle 12 di sabato e domenica. Non occorre prenotazione.

Informazioni web (www.festivalfilosofia.it o www.comune.modena.it/biblioteche).