Si terrà da giovedì 17 a martedì 22 settembre ai Magazzini San Pietro di Formigine la mostra fotografica che offre una visione contemporanea del fotografo Massimiliano Camellini (nato a Venezia nel 1964, vive a Reggio Emilia, www.massimilianocamellini.org), sulla fine e nello stesso sulla “persistenza” di una storia industriale.
In Italia, dopo che uno dei più importanti siti industriali tessili italiani, lo stabilimento Leumann, a Collegno, nei pressi di Torino, terminò la propria attività, il fotografo Massimiliano Camellini, tra il 2010 ed il 2012, indagò sulle tracce delle molteplici attività umane, dando vita al progetto “Ore 18.00, l’orario è finito”: le immagini riflettono il momento in cui il tempo si è magicamente fermato, cristallizzando e consegnando agli osservatori l’ultimo giorno di lavoro.
La mostra è accompagnata dall’omonimo volume bilingue editato da Hapax Editions (Torino) con testi di Lorand Hegyi (critico d’arte e direttore del Museé d’Art Moderne et Contemporain Saint Etienne Metropole), Manuela De Leonardis (critica e curatrice di fotografia), Carla Gutermann (storica dell’industria) e Giuseppe Croce (economista).
“Ore 18.00, l’orario è finito” fa parte del ciclo di opere dell’autore dedicato ai sogni ed aspirazioni dell’uomo, questo in particolare dedicato al sogno del lavoro, o forse meglio all’aspirazione – che raggiunse l’apice nei primi del ‘900 – ad un mondo del lavoro “ideale”, cosa che nella nostra epoca sta tramontando per dare spazio ad altri paradigmi, molto più incerti.
La mostra di Formigine, presentata all’interno di spazi di un vecchio opificio che furono in passato appunto dedicati al lavoro, si pone in dialogo con la preview del lavoro in questione presentata nel settembre 2013 a Torino, in collaborazione con gli Amici della Scuola Leumann, proprio negli spazi della vecchia fabbrica “riaperti” per l’occasione.
Apertura della mostra tutti i giorni dalle 19 alle 22, domenica dalle 11 alle 13 e dalle 17 alle 21. Opening e presentazione del libro, sabato 19 settembre alle 18.30. Info: www.magazzinisanpietro.it; associazione@magazzinisanpietro.it