L’Italia, si sa, è il Paese della perenne campagna elettorale; i politici stanno sempre con le antenne dritte, perché, quando meno te lo aspetti, ecco che si presenta una campagna da fare. Un interessante esempio di marketing elettorale 2.0 si trova nelle pagine di un libro della Armando Curcio Editore, dal titolo: “Sono come te, dammi fiducia”. Protagonista indiscusso del volume è Tiziano Motti, imprenditore emiliano outsider della politica europea grazie ad una campagna elettorale che nel 2009 fece discutere per le caratteristiche di particolare innovatività a livello nazionale e internazionale. Nel libro, di cui è autore Enrico Serra, si analizzano le strategie del marketing elettorale utilizzando la campagna del 2009 di Tiziano Motti come esempio simbolo delle tecniche più efficaci per essere eletti. Motti stupì tutti basando la sua campagna sull’assenza di simboli elettorali: il suo cognome capeggiava in tutto il collegio del Nord Est, un territorio costituito ben 4 regioni, ma non promuoveva alcun simbolo di partito. Arrivò ai seggi con un cambio di partito dell’ultima ora. E fu eletto! Ma la Gazzetta di Parma (http://www.gazzettadiparma.it/news/provincia/11405/Motti-candidato-alle-Europee–Lo.html) aveva già fiutato il 6 febbraio 2009 una caratteristica unica del suo avvento: “una email inviata e centinaia di migliaia di utenti della rete a cui si chiedeva un’opinione anonima circa una sua eventuale candidatura, in cui fosse espresso anche un partito in chi addirittura “si riteneva utile” che Motti potesse candidarsi! Lo slogan di Tiziano Motti fu: “non conta il colore del gatto, conta che catturi il topo”.