Il vicesindaco Simone Pelloni, presente questa mattina a Modena alle votazioni del nuovo presidente di Seta in sostituzione del Sindaco Mauro Smeraldi, motiva la scelta del Comune di Vignola di esprimere la propria contrarietà alla nomina di Vanni Bulgarelli:
“Non possiamo partecipare a quello che ancora una volta è il gioco delle poltrone occupate dagli uomini di partito in quota a questo o quell’uomo forte all’interno del partito democratico. Mi meraviglio anche che su quarantasette Comuni della nostra Provincia nessun altro abbia avuto qualcosa da dire in merito, ma che tutti abbiano chinato la testa. Vanni Bulgarelli ha già ricoperto l’incarico di direttore di Hera Modena contestualmente a quello di responsabile Forum Ambiente del Partito Democratico. Adesso dopo aver sostenuto la campagna elettorale di Muzzarelli ottiene questo nuovo incarico in una società pubblica che ancora una volta viene usata come un “cimitero degli elefanti”. Perché questa improvvisa convergenza? Non era pensabile che il sostegno dei diversi comuni fosse diviso tra i tre candidati? Ma ancora di piu’, come mai non son arrivate piu’ candidature piu’ autorevoli per un incarico così importante? I renziani modenesi piuttosto che “rottamatori” si confermano piu’ capaci come “riciclatori”.
Aggiunge il Sindaco Smeraldi “A poche ore dalla conclusione dell’assemblea che ha decretato la nomina di Vanni Bulgarelli, il Sindaco di Modena e Presidente della Provincia Muzzarelli ha già diffuso alla stampa un comunicato in cui stigmatizza l’eccezione del Comune di Vignola rispetto alla maggioranza “Bulgara” che lo ha eletto. L’accusa è che saremmo sati noi a non proporre nomi alternativi. Forse non è ben chiaro che a noi non interessa il gioco delle lottizzazioni e credo che sia evidente che non siamo noi quelli che si continuano a muovere dentro i binari dell’appartenenza politica e dell’ideologia. Spero d’altro canto che le premesse qui sperimentate non vadano a trovare una nuova conferma nel percorso che porterà al prossimo rinnovo dei vertici della Fondazione di Modena”.