Dopo quasi dieci anni di rinvii, ripensamenti e mezze decisioni, il Comune di Formigine ha deciso per l’internalizzazione completa dell’Opera Pia Castiglioni, che confluirà nelle prossime settimane nell’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico. Rimane ancora incerto e desta forte preoccupazione il destino dei 19 dipendenti della Cooperativa Domus Assistenza che lavorano presso la struttura. Da mesi, dopo alcuni incontri interlocutori, chiediamo un tavolo di trattativa che veda la partecipazione di tutti i soggetti coinvolti (Cooperativa Domus, Opera Pia Castiglioni, Sindaco di Formigine, Assessore alle politiche sociali dell’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico). Il tavolo è stato finalmente fissato per il giorno 28 agosto, ma nel frattempo l’avvicendamento dei lavoratori Domus è iniziato, senza che le modalità di tale passaggio venissero condivise e in sfregio alla trattativa fissata per settimana prossima. Non solo: è stato proposto da Domus ai propri dipendenti che non volessero passare con l’agenzia
di somministrazione di firmare una “spontanea” richiesta di “volontaria” aspettativa non retribuita, della durata minima di 6 mesi, lasciando in questo modo senza retribuzione chi la dovesse firmare.
Di fronte a tutto questo, di fronte alla confusione decisionale e all’attacco che i lavoratori stanno subendo, in un momento particolarmente difficile della loro vita lavorativa, ci poniamo un interrogativo: dov’è il Comune di Formigine? Dov’è l’Unione dei Comuni? Può una scelta politica scaricare sui lavoratori il rischio di licenziamenti e provocare la perdita di qualità del servizio di una struttura così rinomata e riconosciuta?
Nonostante le pessime premesse, i lavoratori e le loro famiglie non possono che riporre le loro speranze nel buon esito della trattativa del 28 agosto, auspicando che possa essere l’occasione in cui mettere per iscritto le promesse che più volte e da più voci abbiamo sentito pronunciare.
Riteniamo che:
– Il transitorio passaggio all’agenzia di somministrazione deve essere libero e concesso a tutti coloro che volessero, senza restrizioni o selezioni;
– Il contratto di somministrazione deve durare 3 anni;
– Deve venire indetto un nuovo concorso pubblico, ad hoc, per la selezione del personale di ruolo che rispetti e valorizzi le professionalità e la qualità del lavoro di chi ha lavorato e lavora alla Castiglioni.
Pensiamo fermamente che questi elementi possano corrispondere alla sino ad ora dichiarata volontà politica di portare a compimento un percorso virtuoso e positivo non solo per i lavoratori, ma anche per gli ospiti, le loro famiglie e il territorio intero.
(Funzione Pubblica Cgil Sassuolo)