Pareva essere una normale compravendita di ferro, ma successivamente per l’imprenditore la vendita si è rivelata una truffa poiché i due acquirenti dopo aver caricato il camion in loro possesso con il pretesto di andare a pesare la merce acquistata per pagare il dovuto corrispettivo si dileguavano. I modi garbati e gentili sono stati gli espedienti utilizzati dai 2 truffatori per portare a termine il colpo ai danni di un azienda di Montecchio Emilia che commercializza ferro mentre le dovute indicazioni fornite dalla stessa vittima in denuncia congiunte alle risultanze investigative dei Carabinieri del paese sono stati gli elementi che hanno giocato a sfavore dei due truffatori, finiti nei guai. Con l’accusa di concorso in truffa i Carabinieri della Stazione di Montecchio Emilia a cui l’imprenditore raggirato ha sporto denuncia, hanno deferito alla Procura reggiana due fratelli calabresi di 45 e 42 anni, entrambi residenti a Bibbiano. Sono stati i due fratelli calabresi a presentarsi presso l’azienda del raggirato lasciando intendere di essere intenzionati all’acquisto di trucioli di ferro che dovevano lavorare. Dopo aver concordato il prezzo l’imprenditore ha fatto caricare la merce nel camion in uso ai due clienti. Terminate le operazioni di carico i due lasciando intendere di doversi recare alla pesa per stimare il peso del materiale e quindi stabilire l’esatto prezzo, sono saliti sul camion e uscendo dall’azienda hanno rassicurato l’imprenditore che sarebbero tornati da li a poco. Purtroppo per l’imprenditore le cose non sono andate così. Dopo aver atteso invano alcune ore quei clienti e visto che gli stessi non erano più tornati si è recato dai Carabinieri di Montecchio Emilia formalizzando la denuncia. I militari hanno quindi avviato le indagini raccogliendo incontrovertibili elementi di responsabilità non solo nei confronti dei 2 fratelli calabresi che in sede di individuazione fotografica venivano riconosciuti anche dal truffato. Per la vittima la “consolazione” di potersi costituire parte civile nell’eventuale procedimento che potrebbe essere instaurato a carico degli odierni indagati per poter quindi in quella sede essere risarcita del danno. Indagati che tuttavia pare, secondo quanto sta emergendo, che non siano nuovi a tali tipi di colpi consumati motivo per cui ora i carabinieri di Montecchio Emilia stanno cercando di ricostruire le malefatte dei due truffatori. Qualsiasi commerciante che si riconosce nei fatti essere incompatto nei due furbastri è inviato a denunciare il raggiro ai Carabinieri.