“Il confronto che si è svolto il 12 agosto presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, dedicato all’applicazione degli ammortizzatori sociali a supporto delle problematiche occupazionali della CPL Concordia, è stato positivo e segna un ulteriore importante passo avanti nel percorso di tutela dei 1.800 tra lavoratori e soci della cooperativa concordiese e del relativo indotto”. Così i Sindaci di Concordia, Luca Prandini, di San Possidonio, Rudi Accorsi, e il Presidente dell’Unione dei Comuni, Alberto Silvestri, in merito all’incontro sulla vicenda CPL Concordia che sì è tenuto ieri al Ministero del Lavoro.
All’incontro, presieduto dal Capo della Segreteria Tecnica del Ministro, coadiuvato dalle Direzioni Generali degli Ammortizzatori Sociali e Tutela delle Condizioni di Lavoro, hanno partecipato anche i Commissari prefettizi, il Prefetto di Modena Michele Di Bari, i vertici della Cooperativa ed i Rappresentanti dei Sindacati CGIL, CISL E UIL.
Continua quindi con costanza e concretezza l’impegno di tutte le istituzioni, a partire dal Sindaco di Concordia Luca Prandini, con il supporto indispensabile della Regione Emilia Romagna, ad individuare gli strumenti normativi utili a garantire tutele occupazionali e ammortizzatori sociali per tutti i lavoratori. Era l’impegno che le parti in causa si erano prese nel precedente confronto del 30 luglio scorso al Ministero del Lavoro, a cui parteciparono anche le istituzioni locali, e che ora segna un nuovo passo avanti.
Il confronto è stato utile per fare chiarezza rispetto all’applicazione dello strumento della CGIS per crisi aziendale. CPL Concordia può subito attivare la CGIS per i lavoratori impegnati in contratti che non rientrano nell’ambito dell’attività commissariale. Per le attività che invece sono sottoposte a misure di interdittiva e commissariamento è stata invece chiarita la necessità che il decreto legislativo di riforma degli ammortizzatori sociali in attuazione del “Jobs act” estenda la CGIS anche ai lavoratori alle dipendenze di aziende sottoposte a sequestro o confisca ai sensi della normativa antimafia.
Prendiamo atto che questa richiesta è già stata avanzata al Governo da parte della Commissione Lavoro della Camera di Deputati e che il Ministero intende rispondere positivamente integrandola nel testo che sarà portato, entro fine mese, al Consiglio dei Ministri per la definitiva approvazione. Da parte nostra solleciteremo ai parlamentari modenesi la necessaria attenzione affinché questa importante modifica legislativa non subisca intoppi o rinvii.
Il prossimo incontro, fissato il 21 agosto, fra i rappresentanti di CPL Concordia e delle organizzazioni sindacali, sarà utile per entrare nel merito delle procedure per l’attivazione dei primi ammortizzatori sociali e anche in quella occasione apporteremo il nostro contributo.
Garantire la continuità lavorativa e la salvaguardia dei livelli occupazionali di un territorio già colpito pesantemente dal sisma del 2012 era l’obiettivo che noi sindaci ci siamo prefissi fin dall’emergere di questa importante crisi aziendale, gestita anche grazie al lavoro del Prefetto Michele di Bari e all’intervento del Presidente dell’Autorità anticorruzione Raffaele Cantone che ha calato nella particolare realtà di CPL Concordia la legislazione antimafia. Accanto al lavoro delle istituzioni prosegue anche il nuovo cammino di CPL Concordia e dei suoi soci, che stanno dimostrando di mettere in pratica tutte le azioni necessarie a segnare una netta discontinuità rispetto al passato.
Legalità e tutela dei lavoratori sono i due principi che stiamo seguendo per affrontare la vicenda CPL Concordia e le connesse problematiche occupazionali, parallelamente alle indagini della Magistratura che dovranno fare il loro corso. Siamo certi che seguendo questi principi CPL Concordia potrà tornare ad essere una delle realtà più avanzate nel panorama industriale regionale e nazionale, auspicando che possa tornare al più presto ad operare a pieno titolo e a completa operatività” – concludono Prandini, Accorsi e Silvestri.