“L’altro giorno un Sottosegretario del Governo ha incontrato una rappresentanza dei soci pubblici della società Autostrada del Brennero spa..
Come noto i soci pubblici rappresentano circa l’ 83 % del capitale della Brennero.
Per stare in Emilia, la Provincia di Modena partecipa per il 4,24 % e la Provincia di Reggio Emilia per il 2,50 %.
Importante la partecipazione del Trentino AltoAdige che tra Province e Comuni capoluogo ha circa il 53 % delle azioni.
A sua volta la Brennero ha diverse partecipazioni di cui, con il 51 %, la società ARC spa con sede in Trento, Presidente il modenese Graziano Pattuzzi, che dovrebbe avere il compito di costruire e gestire la Cispadana ed il raccordo Ferrara–Mare.
Altro modenese, ex Presidente della Provincia Sabattini, presiede la neonata società con sede in Trento “Autostrada Campogalliano Sassuolo spa“.
L’Europa deve dare risposta ai ricorsi presentati che contestano la proroga della concessione alla Brennero, cosa illegittima per avere saltato l’elementare regola della gara.
Dice l’Europa: soci pubblici se acquistate le azioni in mano ai privati, la società diventa pubblica e quindi, state sicuri, autorizziamo la proroga della concessione per altri 30 anni.
Con tale benedizione si presume che i ricorsi verranno dichiarati improcedibili e così riparte l’iter per la costruzione della Campogalliano Sassuolo, con una camionata di euro al seguito!
Ma c’è un problema: i soci privati sono disponibili a vendere?
A che prezzo?
Con le Province alla canna del gas non vediamo dove possono prendere i soldi, salvo la rinuncia, a pagamento, a favore degli Alto Atesini e Trentini, cosa che no gli dispiacerebbe.
Ma forse si potrebbe fare avanti Sassuolo, importante terminal della futura Autostrada Sassuolo-Brennero, con l’acquisizione di una parte delle azioni dei soci privati.
Modenesi e Reggiani potrebbero rinunciare al diritto di prelazione per fare entrare i sassolesi con gli applausi di cementieri, asfaltatori, ceramisti ed affini.
Cosa valgono le azioni della Brennero? Ci potrebbe aiutare un documento della Provincia e di una sua ex controllata (PROMOVI)….. speriamo che non si arrivi ad una seconda guerra delle “perizie“”.
(Mario Cardone, Partito Socialista Sassuolo)